«Oggi siamo qui per ricordare, un esercizio che dobbiamo fare sempre per ribadire, con forza, l'importanza del dialogo e del rispetto delle vite umane, al di là di ogni confine e credo politico e religioso. Noi tutti abbiamo il dovere di evitare che l’indifferenza o il negazionismo siano più forti della memoria e della storia che racconta di tante donne e uomini che hanno perso la vita, com'è accaduto a causa della tragica vicenda delle foibe. Abbiamo il dovere di ricordare che in passato quelle persone sono morte in quanto vittime dell’odio provato da altre persone». Lo ha detto il sindaco di Bari e presidente Anci, Antonio Decaro, partecipando alla cerimonia promossa dall’amministrazione comunale per ricordare le vittime delle Foibe in occasione del Giorno del ricordo. La cerimonia si è svolta dinanzi ad una targa che ricorda le vittime delle foibe nel Villaggio Trieste, il quartiere dove da 60 anni vivono le famiglie dei profughi della seconda guerra mondiale, provenienti dall’Istria, da Fiume, dalla Dalmazia, dai Balcani, dalla Romania, dalla Grecia, dalle isole dell’Egeo, dall’Africa e dagli Abruzzi.
«Siamo qui oggi per ricordare i martiri delle Foibe, come abbiamo fatto qualche giorno fa per le vittime dell’Olocausto - ha detto ancora - Abbiamo il dovere di continuare a ricordare ciò che è accaduto, gli orrori commessi da altri esseri umani che hanno segnato drammaticamente il nostro passato. Solo se ricordiamo, possiamo davvero guardare con più fiducia al futuro».
«Quest’anno ho voluto celebrare questa cerimonia qui, dove è affissa una targa in memoria delle vittime delle foibe - ha detto ancora - perché questo è un luogo di accoglienza. Sulla targa, infatti, c'è scritto che 'in questo Villaggio Trieste le famiglie dei profughi della seconda guerra mondiale hanno terminato il loro peregrinare dopo aver assaggiato l’amarezza del loro sradicamentò. Questo è un luogo simbolo dell’accoglienza della nostra città e riunirci qui, oggi, significa fissare nella nostra memoria quanto accaduto affinché non si ripeta mai più».
IL COMMENTO DI EMILIANO - «Oggi ricordiamo una pagina orribile della storia del secolo scorso. Una pagina che negli ultimi cinquant'anni è stata offuscata dall’oblio o addirittura negata». Lo dichiara il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano in occasione del «Giorno del Ricordo» in memoria delle vittime nel secondo dopoguerra sul confine orientale e dell’esodo degli istriani, fiumani e dalmati dalle loro terre in seguito all’avanzata dell’esercito di Tito.
«Come ha ben detto il Presidente della Repubblica - ha continuato Emiliano - ricordare la tragedia delle foibe, in cui morirono migliaia di italiani è un imperativo morale ed è un dovere di noi cittadini che continuiamo a credere nei valori della libertà, della giustizia e della solidarietà sanciti dalla nostra Costituzione».