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Bari, città in tilt e multe per la Half maraton (1800 iscritti): divieti sui foglietti

 
Nicola Pepe

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Nicola Pepe

Bari, città in tilt e multe per la Half maraton (1800 iscritti): divieti con i foglietti di carta

Una ventina di auto agganciate dal carro attrezzi. La gara ha toccato tra quartieri, molti disagi e pecche nell'organizzazione.

Domenica 27 Ottobre 2019, 13:19

14:00

Oltre 100 agenti della Polizia locale, decine di transenne da posizionare e spostare, blocchi di cemento e 21 chilometri di strade impercorribili, lungomare (tutto) e Murattiano bloccati. Sono i numeri della organizzazione della Bari Half marathon, corsa con 1800 iscritti.  Una manifestazione che ha avuto un impatto non secondario su una fetta di popolazione non inferiore a 50-70mila persone (coinvolti Murattiano, una parte di Japigia e San Cataldo), causando non pochi disagi – in alcuni caso culminati in veri e propri scontri – alla Polizia locale alle prese con automobilisti inferociti.

Tuttavia, qualche appunto all’organizzazione – pubblica e privata - va fatta. A cominciare dalle informazioni: molti cartelli posizionati lungo il percorso erano quasi… invisibili. Al di là delle specifiche tecniche (grandezze e lettere non sono conformi al regolamento del codice della strada), i “cartelli” sono stati posti in alcune zone – come ad esempio corso Vittorio Emanuele – in modo praticamente poco evidente passando inosservata a parecchi (residenti) che si sono ritrovati la multa sul parabrezza.

I divieti sarebbero stati collocati (da personale dell’Amtab) tra giovedì o venerdì e prevedevano il divieto di sosta a partire dalla mezzanotte di sabato. Me nessuno ha controllato che fossero posizionati bene e, soprattutto, se fossero in regola.In nottata, poco dopo le 2.30, la Polizia locale ha iniziato a tappezzare di multe le auto, poi dalle 6 del mattino, ha iniziato a far rimuovere le auto con i carri attrezzi. Alcuni fortunati sono stati contattati e hanno risparmiato i costi dell’aggancio, ma per una ventina di automobilisti la domenica è costata non meno di 150 euro.

E qui sorge spontanea una domanda: visto che il Comune ha il data base di tutti i recapiti dei possessori di pass Zsr e Ztl che costa, ad esempio, fare un broadcast via Whatsapp (o un sms a costi calmierati) informando per tempo una vasta platea di interessati?

Invece no, si è preferito ricorrere allo strumento più immediato e antipatico: multa e carro attrezzi. Tutto ciò, ribadiamo, con una segnaletica fatta di foglietti di carta, e per giunta sistemata in punti della strada poco evidenti.

Qualche defaillance anche nell’organizzazione: era stato stabilito ad esempio che le transenne dovessero essere in qualche modo posizionate dai volontari (cosa che hanno fatto i vigili), così come spugne e bottigliette dovevano essere rimosse lungo il percorso, come previsto dall’ordinanza. Ma questo non è avvenuto, in parte come abbiamo verificato proprio sul lungomare.
Ben vengano dunque le manifestazioni, purchè ben organizzate e possibilmente senza scaricare il costo finale, in tutti i sensi, sui cittadini. Un criterio di proporzione, in futuro, non guasterebbe.

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