BARI - I carabinieri hanno arrestato e posto ai domiciliari un 63enne, titolare di un’impresa di macellazione e commercio di carni della provincia di Bari, con l’accusa aver sfruttato il lavoro di tre migranti (due africani e un indiano).
I tre, assunti da almeno due anni con mansioni di stalliere e addetto al carico/scarico merci, erano impiegati in media 10 ore al giorno, e lavoravano anche 60 ore settimanali a fronte delle 39 previste dal contratto. La paga oraria non superava i 2,50 euro circa (a fronte dei 10,00 euro l’ora del contratto).
I migranti, inoltre, alloggiavano in un container di plastica all’interno dell’azienda che era privo di servizi igienici. I medici della Asl hanno certificato il degrado igienico della struttura e la mancanza dei requisiti minimi di abitabilità. Al 63enne sono state elevate sanzioni amministrative per 35.000 euro e ammende per 19.000 euro.