BARI - Nel Distretto unico della Asl di Bari (in via Caduti di via Fani) si affollano ogni giorno centinaia di utenti, provenienti da tutta la città, per usufruire dei vari servizi. Qui ci sono il consultorio familiare e l’ufficio immigrati. Ma, soprattutto, questa è la sede degli ambulatori (da Reumatologia a Cardiologia, da Geriatria a Ortopedia, da Odontoiatria a Medicina dello Sport) e del Centro unico di prenotazione. Al piano terra dell’edificio, nell’area dove ci sono anche le sale prelievi, decine di persone sono sedute in attesa di essere ricevute agli sportelli (sono 7 quelli aperti): quattro operatori provvedono a fissare visite ed esami strumentali («per una mammografia, ci hanno detto che se ne parla nel 2020»; ma questa è un’altra storia, anzi, sempre la stessa storia); altri tre si occupano invece di sbrigare le incombenze riguardanti l’anagrafe sanitaria. L’attesa, però, si attesta su tempi accettabili: si va dai 15 ai 20 minuti.
Non male per un azienda finita nell’occhio del ciclone a causa della grave penuria di addetti amministrativi, tra pensionamenti, ferie, malattie ed ex «104», una emorragia di personale che ha costretto la direzione del Distretto a chiudere i Cup di Picone e di Torre a Mare e a ridurre le ore di apertura dell’Anagrafe sanitaria delle altre sedi (Santo Spirito, San Paolo, Carbonara).
In attesa delle assunzioni a tempo determinato (a Bari sarà distribuita tra Cup e gli altri sportelli una ventina di amministrativi reperiti dalla graduatoria dell’Ares, l’agenzia regionale per la salute), chi è al lavoro è in una sorta di trincea. Ne sanno qualcosa al piano -1, dove è ubicato l’ufficio Protesi. «Il lunedì mattina qui c’è una coda enorme - spiega chi gestisce le pratiche affidate dai pazienti a sanitarie e farmacie ed è ormai abituale frequentatore -. Oggi (ieri per chi legge - n.d.r.) la situazione è più gestibile, eppure non mancano le liti». In effetti, due disabili, entrambi stomizzati, discutono su chi abbia la precedenza. Il problema, però, non è tanto riuscire ad accedere prima all’interno della stanza. Semmai è se, una volta entrati, si riuscirà a ottenere l’agognata autorizzazione per la fornitura degli ausilii, una trafila necessaria ogni trimestre. «Si va - spiega il dipendente di un’altra sanitaria barese - dai 60 ai 70 giorni di attesa, ben oltre i tempi stabiliti dalla legge. Ecco qua (e ci mostra la documentazione - n.d.r.): un 80enne per un rinnovo, causa stomia, aspetta che venga evasa una pratica per placche e sacche iniziata il 13 giugno. Non è ancora pronta e chissà quando lo sarà. Ma i disagi non riguardano solo gli stomizzati. Questa signora 79enne per la richiesta di un busto sta aspettando dal 5 aprile. Per un’altra signora barese, 72 anni, abbiamo presentato la domanda per una carrozzina pieghevole il 2 aprile. Va leggermente meglio per questo 96enne tracheostomizzato, al quale serve la dotazione di sondini, cannule e metaline per la medicazione. In questo caso i tempi si accorciano perché è considerata una priorità, vista la patologia. Le pratiche, da qui, passano poi al 5° piano dove oggi ci sono soltanto due persone: un amministrativo e un medico che dovrà dare l’autorizzazione».
Nell’attesa del materiale, più volte accade che il trapasso del paziente anticipi il via libera degli uffici («certo, spesso è tutto pronto quando il richiedente è già morto»). Può capitare, però, anche il «miracolo». Niente resurrezioni. Semplicemente un giovane, arrivato per ottenere i visti per i cateteri e un letto elettrico per il papà malato di Sla, riceve un regalo inaspettato. «Pensavo di non avere l’ok per il letto - dice - e invece è tutto pronto. Solo che per i cateteri avrei dovuto ritornare. Ho chiesto agli addetti di cercare di risolvere subito perché ho difficoltà a venire un’altra volta. Mi hanno detto di aspettare un po’. In fondo, cercano di venirci incontro». Chissà se dal 5° piano gli abbiano poi fatto questo... favore.
ARRIVANO I RINFORZI: IN 2 SETTIMANE 37 ADDETTI IN PIU' - Sono stati convocati per domani (oggi per chi legge, ndr) per cominciare l’iter delle assunzioni (tempo determinato per un anno, rinnovabile), comprese le visite mediche di rito. Contiamo di renderli operativi entro il 15 di questo mese». Cosi Antonio Sanguedolce, direttore generale dell’Asl Bari annuncia i rinforzi nel settore amministrativo che permetteranno di migliorare il servizio di front office. «Saranno collocati in tutta la Asl (quindi anche in provincia e non solo nel distretto di Bari, dove ne è prevista una ventina, ndr). Andranno ad aggiungersi al personale dei Cup e degli altri sportelli territoriali. In attesa, tra qualche settimana, del bando di concorso a tempo determinato».