E alla fine rimasero in due. A sorpresa, hanno annunciato il ritiro della propria candidatura due dei candidati alla carica di rettore del Politecnico. Si tratta di Riccardo Amirante, docente di Macchine e Sistemi per l’Energia e l’ambiente del Dipartimento di Meccanica, Matematica e Management, che al primo turno di votazioni aveva raggranellato il 10% del consenso, e di Mario Daniele Piccioni, docente di Scienza delle Costruzioni del Dipartimento di Scienze dell’Ingegneria Civile e dell’Architettura. Per lui si era espresso il 15% dei votanti. Il quinto dei candidati originari, Orazio Giustolisi, docente di Gestione dei Sistemi Idraulici del Dipartimento di Scienze dell’Ingegneria Civile e dell’Architettura, aveva già annunciato il ritiro della candidatura nel pomeriggio del 28 giugno, dopo lo spoglio del primo turno. Giustolisi aveva ottenuto il 12% dei consensi
Rimane dunque una corsa a due.
Da una parte Francesco Cupertino, docente di Convertitori, macchine e azionamenti elettrici e vicedirettore del Dipartimento di Ingegneria elettrica e dell’informazione, che nella votazione del 28 giugno è uscito il più suffragato con il 46% delle preferenze. Il suo sfidante è Umberto Fratino, docente di Gestione dei Bacini idrografici, direttore del Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale, del Territorio, Edile e di Chimica: per lui si è espresso il 17% dei votanti.
Si torna alle urne domani, dunque, per eleggere il rettore del Politecnico che succederà a Eugenio Di Sciascio (chiamato oltre tutto a dimettersi ben prima del primo ottobre, a causa della nomina a vicesindaco che non potrebbe tenere contemporaneamente ad un incarico direttivo).
Quarantott’ore, dunque, per scegliere tra Cupertino e Fratino, chiamato quest’ultimo a una straordinaria rimonta. Il verdetto domani pomeriggio. Inutili, a questo punto, le altre tornate elettorali che erano già state fissate per l’8 e il 16 luglio nel caso nessuno dei vari candidati avesse oltrepassato il 50%.