BARI - Il fallimento di «Mercatone Uno» in questi giorni ha suscitato tensione tra i lavoratori e preoccupazione tra centinaia di consumatori.
MERCE DA CONSEGNARE La grave situazione sta coinvolgendo, infatti, molti consumatori baresi e dei centri a nord del capoluogo, che, in perfetta e assoluta buona fede, ignorando la grave situazione debitoria dell’azienda, hanno acquistato in questi mesi mobili, cucine e complementi di arredo, versando anche cospicui anticipi o sottoscrivendo appositi finanziamenti. Il rischio concreto, oggi, è non vedersi mai consegnati i beni comprati e doverci anche rimettere dei soldi anticipati.
L’UNIONE CONSUMATORI A muoversi, a tutela dei consumatori locali, è stata direttamente l’Unione nazionale consumatori di Molfetta, che attraverso l’avvocato Antonio Calvani ha ribadito quanto necessario sia inviare una lettera di diffida e messa in mora a Mercatone Uno, chiedendo che l’azienda adempia alla sua obbligazione, pur sapendo che oggi è materialmente impossibile che questo avvenga, visto l’intervenuto fallimento.
ADEMPIMENTO FONDAMENTALE Tuttavia questo adempimento è di fondamentale importanza per poter, poi, porre in essere le successive iniziative. I consumatori coinvolti, quindi, per ottenere indietro i soldi già versati, dovranno tempestivamente insinuare il loro credito nello stato passivo, nell’ambito della procedura fallimentare che si è aperta dinnanzi al Tribunale di Milano a seguito della dichiarazione di insolvenza.
IL CASO DEGLI SPOSINI Un caso significativo è quello di una coppia di sposi che, a pochi mesi dal matrimonio, si trova nella condizione di non poter vedere arredata la propria casa per il fallimento di Mercatone Uno. «Viviamo dei giorni davvero terribili - hanno commentato i due futuri sposi a meno di due mesi dalle nozze - poiché quei mobili scelti con dedizione e in parte già pagati con sacrificio, non li vedremo mai. Tutto è accaduto da un momento all’altro e soprattutto nessuno ci aveva mai informato di quello che sarebbe successo di li a poco. Rimaniamo sconcertati».
UNO SPIRAGLIO Tuttavia uno spiraglio più significativo si apre per quei consumatori che hanno acquistato beni a rate da Mercatone Uno, attraverso la sottoscrizione di una apposita finanziaria. «In questo caso infatti - ha confermato l’avv. Calvani - in presenza dell’inadempimento da parte del fornitore (e cioè di mancata consegna, da parte di Mercatone Uno, di quanto comprato) l’acquirente può richiedere e ottenere la risoluzione del contratto di finanziamento con la restituzione di quanto già versato».
ALTRA POSSIBILITÀ Altra possibilità si profila per chi abbia fatto acquisti in negozio con carta di credito: in tale circostanza conviene rivolgersi alla banca emittente della carta utilizzata, per richiedere informazioni in merito alla possibilità di attivare il cosiddettocharge-back contestando il pagamento e chiedendo il rimborso direttamente al circuito di appartenenza della carta di credito.