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Fratoianni: «occhio alle imprese quando finanziano un politico»

 
Michele De Feudis

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Michele De Feudis

Fratoianni: «occhio alle imprese quando finanziano un politico»

Inchiesta su Emiliano, l’affondo del segretario della Sinistra

Martedì 16 Aprile 2019, 15:00

BARI - Una opposizione al neoliberismo e all’austerity in Europa, e una alterità programmatica rispetto al governo regionale di Michele Emiliano: queste le coordinate che segna Nicola Fratoianni, segretario nazionale di Sinistra Italiana, e promotore del cartello elettorale per Bruxelles sotto le insegne de La Sinistra.

Fratoianni, quale obiettivo per la nuova lista europea che tiene insieme simbolicamente Tsipras e Montalbano?
«Vogliamo rafforzare il gruppo della Sinistra Europea, il quarto nel parlamento continentale. Puntiamo al terzo spazio tra l’austerità generata dalle politiche liberiste e l’onda nera, nazionalista e neofascista che avanza nell’Ue. Consideriamo un fronte unico alla Calenda inefficace e per questo abbiamo costituito una lista con coordinate differenti».

Al Sud contate di riportare a sinistra gli elettori progressisti che hanno scelto i grillini alle politiche?
«Vogliamo convincere chi a sinistra ha cercato nel M5S una risposta e ci rivolgiamo ai tanti astensionisti, con proposte chiare, battendoci contro il Tap non in modo intermittente, ricordando che per intaccare le ragioni che producono disuguaglianza e povertà bisogna mettere mani sui meccanismi che le hanno prodotte: ci vuole la patrimoniale sulle grandissime ricchezze, non sulla casetta che si lascia dopo una vita di lavoro al figlio».

Sul lavoro…
«Abbiamo presentato una proposta di legge per la riduzione dell’orario a parità di salario. In Francia e Germania, con l’accordo tra il sindacato dei metalmeccanici e le imprese del settore, si riduce l’orario a 28 ore con un aumento del salario».

Zingaretti vi insidia assorbendo Futura e candidando per Bruxelles l’ex Sel Smeriglio.
«Sentiremmo maggiore concorrenza a sinistra dal Pd se al tentativo di aggiungere pedine sulle liste, ci fossero segnali di differente proposta politica. Zingaretti invita al Nazareno la Cgil di Landini ma, il giorno dopo, quando Landini propone la patrimoniale si affretta a dire che questa non è una proposta dal Pd. Zingaretti ha rivendicato la linea Minniti sulla gestione dei flussi migratori...».

Chi candida Si dalla Puglia alle Europee nella circoscrizione Sud?
«Abbiamo Paola Natalicchio, giovane donna con esperienze amministrative e tanta energia. In lista ci saranno anche Nicola Capuano, Ivana Palieri e Livia Dell’Anna. Si distinguono per la capacità di misurarsi con la realtà, senza rassegnarsi ma con il coraggio della politica».

Cosa cambia in vista delle regionali 2020 dopo la recente inchiesta giudiziaria che vede Michele Emiliano indagato?
«Ho massimo rispetto per la magistratura e ho da sempre un profilo garantista. Il dato delle indagini non cambia la prospettiva delle nostre critiche a Emiliano che sono note e di natura politica. Questa vicenda inoltre coglie una stortura del sistema paese: noi abbiamo presentato una legge ad hoc che riguarda la commistione tra il sistema imprese e la politica. Per noi è un errore drammatico quando una impresa che si occupa di energia e ha rapporti legittimi con la pubblica amministrazione possa poi finanziare, anche nella più trasparente la politica, o le fondazioni, o una personalità politica».

Tornando al centrosinistra pugliese…

«Al governo della Puglia non c’è la destra, ma sentiamo distante la giunta Emiliano sui contenuti. Chiediamo discontinuità che può esserci sul terreno delle persone o delle scelte concrete, e qui con il nostro segretario Nico Bavaro abbiamo posto tanti elementi di critica. Dalle liste d’attesa al silenzio sull’autonomia differenziato ci sono più segnali di qualcosa che non va».

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