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Randagismo in Puglia, animalisti contro vecchia legge: «È fallimentare»

 
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Randagismo in Puglia, gli animalisti contro vecchia legge: «È fallimentare»

Le associazioni chiedono che la competenza sia attribuita ai Servizi veterinari della Asl, che vi devono provvedere su segnalazione dei Comuni o delle forze dell’ordine

Giovedì 11 Aprile 2019, 18:25

18:56

BARI - e associazioni animaliste hanno lamentato un «sostanziale fallimento» della legge regionale 12/95, all’audizione sul disegno di legge «Norme sul controllo del randagismo, anagrafe canina e protezione degli animali da affezione. Abrogazione della legge regionale 3 aprile 1995, n. 12 'Interventi per la tutela degli animali d’affezione e prevenzione del randagismo'.

«Le associazioni - fa sapere il Consiglio regionale in una nota - hanno lamentato un sostanziale fallimento della L.R. n. 12/95 con riferimento in particolare a tre aspetti fondamentali: la insufficienza delle sterilizzazioni, la mancata costruzione di canili sanitari da parte dei Comuni, la carenza di controlli e vigilanza». Sotto accusa anche «l'affidamento del servizio di recupero dei cani vaganti ai Comuni, che già versano in grosse difficoltà. Le associazioni chiedono che la competenza sia attribuita ai Servizi veterinari della Asl, che vi devono provvedere su segnalazione dei Comuni o delle forze dell’ordine».

«In riferimento alla sentenza della Corte Costituzionale che ha aperto ai privati la gestione delle strutture - prosegue la nota - è stato precisato che la stessa fa riferimento ai soli canili sanitari, con esclusione dei rifugi che devono essere appannaggio dei Comuni o delle associazioni no profit. Altra osservazione presentata riguarda, nell’ottica di un ricorso più congruo alla sterilizzazione in chiave preventiva, il controllo della popolazione canina nelle aziende zootecniche: i Servizi Veterinari delle Asl devono provvedere a individuare con microchip, iscrivere all’anagrafe canina regionale e sterilizzare gratuitamente i cani presenti nelle aziende agricole».

Il termine massimo per la presentazione degli emendamenti è stato fissato alla seduta del 2 maggio, mentre l’esame del provvedimento è previsto per la seduta successiva del 9 maggio. 

LE REAZIONI DELLA POLITICA - «Le osservazioni e le testimonianze delle numerose associazioni, che ogni giorno toccano con mano le difficoltà per la cura degli animali da affezione, sono state molto utili». Così i vice presidenti della terza commissione regionale Sanità, Paolo Pellegrino (La Puglia con Emiliano) e Luigi Manca (Direzione Italia) commentano la posizione espressa dagli animalisti sentiti nell’audizione sul disegno di legge "Norme sul controllo del randagismo».
«A loro va il nostro ringraziamento - proseguono Pellegrino e Manca - non solo per il lavoro svolto ma per i contributi che ci hanno fornito. Dai quali emerge ancor di più la necessità di modificare una legge regionale ormai datata e che ha trovato scarsa applicazione e punti di caduta».
«In modo inequivocabile - sottolineano - le associazioni hanno lamentato il sostanziale fallimento dell’attuale legge regionale, ormai risalente a ventiquattro anni fa, soprattutto su aspetti dirimenti come l’insufficienza delle sterilizzazioni, la mancata costruzione di canili sanitari da parte dei Comuni, la carenza di controlli e vigilanza. Difficoltà che rendono ingestibile, soprattutto nei piccoli Comuni, un fenomeno di enorme portata che mette a rischio non solo la pubblica incolumità ma anche la vita stessa degli animali».
«Ora queste osservazioni - concludono - ci permetteranno di avere un quadro più chiaro in vista dell’esame del disegno di legge, al via dai primi di maggio con la presentazione degli emendamenti": «ci auguriamo che tutte le forze politiche possano contribuire a un testo finale efficace e innovativo». 

«Ddl tardivo e inefficace», sono stati «sperperati 27 milioni di euro l’anno": lo affermano i consiglieri regionali Marco Galante e Gianluca Bozzetti del M5s, commentando l’audizione degli animalisti in terza commissione per il disegno di legge «Norme sul controllo del randagismo». I due consiglieri 5s accusano di «inerzia» il governo regionale «che spende» per affrontare le problematiche «invece di occuparsi di prevenire questo fenomeno», affermano. Il nuovo ddl regionale, proseguono, «arriva dopo quattro anni di consiliatura e fallisce quelli che dovrebbero essere i suoi obiettivi primari, ovvero la prevenzione del fenomeno e il benessere degli animali. La Regione ha disapplicato la legge regionale 12/95 e soprattutto non ha rispettato uno dei punti fissati dal Governo nazionale per uscire dal programma operativo che prevede la risoluzione del problema del randagismo mediante interventi come la sterilizzazione e le adozioni. Bisogna prevenire il randagismo per far sì che non diventi un business appetibile per i privati che vogliano legittimamente cimentarsi nella costruzione e gestione dei canili. L’interesse del privato, infatti, è quello di fare profitto, e questo rischia inevitabilmente di andare a detrimento del benessere degli animali, oltre che ostacolare le adozioni. Contestualmente, chiediamo che sia potenziata l’attività di censimento attraverso una puntuale costituzione di schede anagrafiche. Ci faremo portatori delle istanze presentate oggi dalle associazioni animaliste, presentando numerosi emendamenti al testo» e "provando così a sanare le mancanze della Giunta - concludono - che non ha ascoltato in alcun modo le associazioni e il Presidente della Commissione regionale sul randagismo, in prima linea nella lotta al fenomeno».

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