Lo stabilimento dell'ex Om e ceduto tre anni fa alla (poi fallita) Tua industries torna nella disponibilità del Comune di Modugno che può ora metterlo a disposizione del nuovo progetto di riconversione industriale definito col Protocollo d'Intesa dello scorso 24 ottobre. Ne dà notizia in una nota il Comune di Modugno sottolienando la firma eseguita nella serata del 1 febbraio presso lo del notaio F. Petrera di Bari. Si tratta dell'applicazione «della clausola di retrocessione, fortemente voluta dall'amministrazione Magrone all'epoca in cui (2016) il compendio immobiliare della Zona Industriale modugnese fu ceduto, per decisione del Ministero dello Sviluppo Economico, alla 'Tua'. Essendo fallita la 'Tua' pochi mesi dopo la cessione, questa clausola opera oggi a salvaguardia della proprietà dello stabilimento affinché lo stesso possa continuare a rappresentare uno strumento di tutela dei lavoratori ex-Om Carrelli.
Con questo passaggio, inoltre, torna ad essere messo in pratica lo schema proposto da Magrone sin dal 2013: acquisita la proprietà compendio, il Comune può mettere lo stabilimento a disposizione dell'investitore che si occuperà della reindustrializzazione e che la Regione Puglia, questa volta, ha individuato nella società Selectika, operante nel settore dei rifiuti.
«Continuiamo a compiere coscienziosamente tutti gli atti di nostra competenza nel processo di reindustrializzazione – sottolinea Magrone -, lo facciamo con un grande impegno che si rinnova ulteriormente ogni volta che lungo la strada sorgono complicazioni, e con l'unico obiettivo di vedere riassunti gli ex dipendenti OM. Auspichiamo altresì che in questa nuova fase i lavoratori possano rapidamente ritrovare quel sostegno al reddito che manca loro drammaticamente da troppo tempo, ed è una questione, quest'ultima, che come noto non compete al Comune di Modugno».