Un molese su quattro non pratica sport. L’Indagine sulle abitudini sportive degli adolescenti molesi, messi a confronto con quella di altri tre paesi europei, ha prodotto questo risultato: gli studenti greci sono i più competitivi, gli italiani scelgono il calcio. È quanto emerge dallo studio-ricerca sulle abitudini sportive dei ragazzi di età compresa tra 11 e 13 anni, condotto dalla Scuola secondaria di primo grado Alighieri-Tanzi di Mola, diretta da Anna Maria Quaranta. Il sondaggio, rivolto ai genitori di ragazze e ragazzi che frequentano alcune scuole dell’obbligo in Italia, Spagna, Grecia e Polonia, è stato promosso nell’ambito del progetto Erasmus+ Let’s be healthy together che ha visto coinvolte la scuola media di Mola e altri istituti spagnoli, greci e polacchi. «Il campione esaminato riguarda 189 famiglie – spiega la referente del progetto, Carolina Frasco -. Nel rispetto dell’ambiente – tiene a sottolineare la docente - siamo riusciti a condurre l’indagine senza sprechi di carta. La collega Anna Consiglio ha predisposto una piattaforma online che ha permesso ai genitori di partecipare al sondaggio, utilizzando semplicemente il loro telefono cellulare.
I dati emersi ci permettono di delineare le abitudini sportive dei nostri ragazzi e, soprattutto, di effettuare un confronto con le realtà sportive vissute dai loro coetanei di Spagna, Grecia e Polonia». Gli studenti dell’istituto polacco sono i più sportivi: tutti praticano almeno un’attività sportiva. Tra gli studenti molesi, invece, il 24,2% delle famiglie dichiara che il proprio figlio non pratica sport. È stato possibile osservare non solo gli sport più popolari ma anche i luoghi in cui vengono praticati. «Dalle nostre parti lo sport preferito è il calcio – spiega la Frasco - scelto dal 51% dei ragazzi. Nei due istituti scolastici spagnolo e greco prevale il nuoto, che fa registrare, rispettivamente, il 35 e il 26,3%. Tra i ragazzi della scuola polacca aderente all’Erasmus+, invece, è molto diffuso il ciclismo (81%), seguito dal calcio e dall’escursionismo che fanno registrare entrambi il 45% di preferenze». L’altro dato interessante è emerso dal confronto tra i luoghi di fruizione delle attività sportive: nessuno studente dell’istituto polacco pratica lo sport in centri privati, al contrario di quanto avviene dalle nostre parti. E per concludere, un dato che accomuna tre paesi su quattro: «I ragazzi italiani, spagnoli e polacchi non vivono la pratica sportiva in modo competitivo. Per i greci, invece, la competizione è fondamentale: il 50% dei ragazzi pratica lo sport a livello agonistico».