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Bari, ok al polo pediatrico, ma l'ultima parola spetta a Conte

 
Massimiliano Scagliarini

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Massimiliano Scagliarini

Ospedale Pediatrico Giovanni XXIII, Via Giovanni Amendola, 207, 70126 Bari, Italia

Parte lo scorporo dell'ospedale Giovanni XIII dal Policlinico, ma la Regione aspetta il via di Palazzo Chigi

Giovedì 06 Dicembre 2018, 14:25

Servirà una delibera del Consiglio dei ministri per procedere all’istituzione della nuova azienda ospedaliera «Giovanni XXIII» di Bari. Dopo l’ok della giunta, arrivato martedì, la Regione ha inviato al ministero della Salute la richiesta di creazione del polo pediatrico pugliese: la ricognizione effettuata dal subcommissario Manuela Baccarin ha infatti evidenziato l’esistenza di tutti i requisiti richiesti dalla legge. Ovvero, sostanzialmente, l’erogazione di interventi ad alta complessità per un bacino di utenza interregionale.


Il progetto di scorporo dell’ospedale pediatrico dal Policlinico sarà presentato mercoledì a Bari nell’ambito di un workshop dell’Aopi cui è stato invitato il ministro Marco Bussetti. Un progetto che, dopo il via libera di Palazzo Chigi, dovrà prevedere la materiale istituzione della nuova azienda, con la nomina del direttore generale che dovrà guidarne la transizione sulla base di uno studio effettuato dalla Bocconi. Il numero di posti letto (150) è già stato fissato nel Piano di riordino, ma per il momento solo sulla carta: si tratta di procedere alle assunzioni di personale e al trasferimento di almeno una parte dei reparti pediatrici del Policlinico. Dal 2015 al 2017 il «Giovanni XXIII» ha registrato 27.635 ricoveri, di cui 1.725 da fuori Puglia, pari al 6,2%, con una quota di mobilità attiva più alta di quella generale degli ospedali pugliesi per la fascia d’età 0-14. Anche il livello di complessità degli interventi erogati, secondo i dati della Regione, è del 36% più alto rispetto a quella media del sistema ospedaliero pugliese. Sul fronte logistico, «la struttura nel suo complesso - è detto nella relazione - appare sufficientemente adeguata per lo svolgimento delle attività assistenziali al momento attivate», ma sarà necessaria «l’attivazione di un nuovo plesso, consentendo così anche l’ampliamento delle attività» che - in base alle ipotesi della Regione - dovrà riguardare ortopedia, endocrinologia e chirurgia pediatrica, le specialità che producono ogni anno la gran parte dei 3.500 ricoveri di bambini pugliesi fuori Puglia.


La creazione del polo pediatrico regionale richiederà un periodo di tempo lungo (almeno 5-7 anni), e importanti investimenti sul fronte delle strutture: quasi certamente dovrà essere costruito un nuovo edificio, per dismettere il monoblocco attuale (con le sue 5 sale operatorie e il pronto soccorso) che risale agli anni ‘70. Dopo la delibera di Palazzo Chigi, per istituire materialmente l’azienda «Giovanni XXIII» servirà una legge regionale che potrebbe essere contenuta nel bilancio di fine anno.
Ieri, intanto, il presidente Michele Emiliano ha presentato a Bari la nuova rete regionale per l’anatomia patologica istituita con una delibera di giunta dello scorso luglio. Si tratta di un sistema che consente di mettere in rete tutti i laboratori (si occupano delle diagnosi tumorali), e di informatizzare i servizi in materia da poter consentire in qualunque ospedale la lettura dei referti a prescindere da dove è stato materialmente effettuato l’esame.

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