Il commissario straordinario del Policlinico, Giancarlo Ruscitti, ha avviato una indagine interna dopo l'arresto, avvenuto mercoledì pomeriggio in flagranza di reato, del dirigente amministrativo dell'area delle Risorse finanziarie, Giovanni Giannoccaro. L'uomo (che è stato ex direttore amministrativo dell'Asl di Brindisi, incarico poi revocato) è stato colto con le mani nel sacco subito dopo aver intascato una mazzetta da 3mila euro dal titolare di un'azienda, la Prodeo, che si occupa di archiviazione delle cartelle cliniche, per l'accelerazione del pagamento di due fatture.
Giannoccaro, quando è stato fermato dai finanzieri, ha riferito che quei soldi facevano parte della sua dotazione personale e che comunque rappresentavano un prestito dell'imprenditore (circostanza confermata da quest'ultimo) i cui uffici sono stati sottoposti a perquisizione. L'indagine, coordinata dal procuratore aggiunto, Lino Giorgio Bruno, è concentrata sull'elevato tenore di vita di Giannoccaro finito nel mirino di una gola profonda di Brindisi.
Nel frattempo, il Policlinico oltre a sospendere Giannoccaro dal servizio senza stipendio ha chiesto alla procura di poter acquisire ogni ogni e qualsiasi notizia utile, onde adottare gli ulteriori e conseguenti provvedimenti, anche di natura disciplinare.
Ruscitti ha anche chiarito che non vi è alcuna proroga per il servizio di archiviazione, come si era appreso in un primo momento: è stata espletata la nuova gara che è stata aggiudicata ad altra impresa al termine di un lungo contenzioso amministrativo attivato - e vinto - anche dai dipendenti dell'azienda uscente che lamentavano la clausola del bando inizialmente esclusiva della c.d. clausola sociale. Si è in attesa di formalizzare il trasferimento di milioni di cartelle cliniche da un sito (di Modugno) a un altro a Noci. La gara, aggiudicata a un Rti, Plurima Spa-Omnia service che ha presentato un ribasso del 60%, hanno partecipato anche la stessa Prodeo e Cni, che sono rimaste fuori (ribassi del 2,50 e 0,62%), anche se sulla vicenda pende un nuovo ricorso al Consiglio di Stato, stavolta sull'aggiudicazione della nuova gara.
Ruscitti bolla il comportamento dipendente, ove confermata "come vergognoso e inaccettabile, nonché lesivo dell’immagine aziendale e dell’operato di tutti i dipendenti che quotidianamente svolgono il proprio operato con spirito di abnegazione e sacrificio" e annuncia sanzioni esemplari. (Nicola Pepe)