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«La Puglia del nuoto anche a Riccione ci farà divertire»

 
Patrizia Nettis

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Patrizia Nettis

Nuoto, l'onda lunga di Puglia fa felice il ct Butini

Parla il direttore tecnico della nazionale Cesare Butini alla vigilia dei campionati italiani

Martedì 08 Novembre 2022, 12:55

BARI - Il primo, vero, appuntamento che conta in una stagione che è di passaggio. Tra la grande abbuffata dello scorso anno con i Mondiali e gli Europei (di Roma, in casa) e l’anno che porterà fino a Parigi. Per questo i campionati italiani Assoluti in vasca corta che si svolgeranno giovedì e venerdì prossimi a Riccione sono importanti ma vanno comunque inquadrati in un contesto più ampio. Che vuol dire: il 2022-23 deve essere la stagione in cui ricaricare le pile per farsi trovare pronti all’anno che culminerà con le Olimpiadi francesi. Parigi, insomma, val bene una messa e anche un po’ di (legittima) attesa. Lo dice chiaramente Cesare Butini, il direttore tecnico della Nazionale che «sfrutterà» gli Assoluti di questa settimana per definire la squadra che volerà a metà dicembre a Melbourne per i Mondiali sempre sulla distanza da 25 metri. E che vedrà la Puglia protagonista.
Butini, la Puglia schiererà sui blocchi di Riccione 27 atleti. I big ci sono tutti: Pilato, Di Liddo, i fratelli De Tullio, Tarantino, Toma, Stefanì e tante nuove promesse. Cosa si aspetta?
«Una squadra così numerosa è ancora una volta il segnale dell’ottimo lavoro che i tecnici e le società fanno nei territori. Non conosco tutti i 27 atleti in gara, ma avrò modo di vederli a Riccione. Solo Pilato al momento ha già il pass per Melbourne (nei 100 rana, grazie al titolo mondiale conquistato a Budapest, ndr), l’ho vista al meeting di Potenza e so che per lei sarà un anno impegnativo perché a giugno affronterà gli esami di stato quindi, insieme al suo tecnico, abbiamo il compito di accompagnarla in modo corretto verso questo appuntamento che poi la libererà, anche mentalmente, in chiave olimpica».

Tra i più giovani ci sono i salentini Emanuele Potenza e Alice Di Maggio, classe 2006 e 2007, allenati rispettivamente da Max Di Mito e Gianni Zippo, che l’anno scorso hanno fatto vedere buone cose con la Nazionale giovanile.
«Potenza è stato già convocato per un collegiale in altura per iniziare a testare l’influenza dell’altura sulla sua condizione. Di Maggio ha un buon crono nei 200 farfalla. Entrambi possono e devono acquistare nuove esperienze e lavoreremo per questo».
Melbourne che valore ha in questo momento?
«La scorsa stagione è stata interminabile e meravigliosamente irripetibile. Ora dobbiamo capire come ricaricare le batterie in vista dell’anno che porterà a Parigi. Vorrei che i tecnici non accelerassero troppo la preparazione in modo tale da arrivare nel migliore dei modi ai Mondiali in lunga di Fukuoka (luglio 2023, ndr) da cui arriveranno già prime indicazioni importanti verso le Olimpiadi. Per questo Melbourne è si importante, ma è una tappa di passaggio».
Che Italia porterà in Australia?
«Sarà una squadra in linea con il criterio che ci siamo dati. Il gruppo sarà fatto dagli atleti che avranno ottenuto i tempi-limite senza altri inserimenti, perché non è questo l’appuntamento per provare nuovi talenti. Avremo tempo e modo di farlo in altre occasioni nella logica di una programmazione adeguata che ovviamente deve tener conto anche delle risorse economiche e indirizzarle verso gli eventi che più possono essere utili in chiave olimpica».
Non ci sarà una panchina lunga insomma, come successo agli Europei e in generale negli ultimi appuntamenti?
«No perché, ripeto, l’obiettivo è ottimizzare risorse in vista di altri impegni e di esperienze più opportune».

Che indicazioni possono dare questi Assoluti in corta e più in generale tutti gli eventi in vasca da 25 metri?
«Questi campionati sono un appuntamento tradizionale nato con l’intenzione di offrire a tecnici e atleti un obiettivo per verificare la preparazione. Di solito però si svolgono a dicembre inoltrato. Quest’anno arrivano in un periodo così anticipato perché la Fina ci impone al 13 novembre la scadenza dei tempi-limite per Melbourne. Sono però fiducioso che arriveranno buone indicazioni anche alla luce di quanto fatto già vedere dai nostri atleti nelle scorse settimane. La vasca corta è funzionale, esalta il lavoro fatto sulla tecnica e anche sui 25 metri abbiamo colmato un gap che ci separava dal resto del mondo con risultati ottimi che sono ancora una volta il frutto del grande lavoro dei tecnici».
La vasca corta resta però la sorella minore?
«Non è una sorella minore, ma è evidente che le gare più importanti si svolgono in lunga».
Tanti nomi saranno assenti. Non ci saranno per esempio gli esperti del mezzofondo come Paltrinieri e il lucano Acerenza. Sarà un campionato sotto tono?
«Le assenze sono giustificate perché dettate da altri obiettivi. Ma sono certo che saranno campionati entusiasmanti. Quando Federica Pellegrini si è ritirata pensavamo di essere una squadra con la lancia spuntata, invece, proprio grazie a quanto lei ci ha insegnato, abbiamo dimostrato che non è così. Sono certo che anche in questa occasione gli atleti presenti accoglieranno il guanto di sfida e ci faranno divertire».

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