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«La Valle dell'Asso», storie e radici del Salento nel nuovo disco di Carmine Tundo

 
Bianca Chiriatti

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Bianca Chiriatti

«La Valle dell'Asso», storie e radici del Salento nel nuovo disco di Carmine Tundo

Dieci piccoli gioielli in bilico tra indie, folk e cantautorato, accompagnati da testi che sono vere e proprie fotografie in musica

Giovedì 27 Aprile 2023, 15:13

È uscito lo scorso 19 aprile «La Valle dell’Asso», nuovo album del salentino Carmine Tundo, uno degli artisti più amati e poliedrici del cantautorato indie degli ultimi anni. La sua carriera si dirama su diversi fronti: è leader della band La Municipàl (con cui sta registrando il quinto album), ha altri progetti come Mundial (in uscita con il secondo disco) e Nu-Shu, ha curato colonne sonore in tv per alcuni programmi, da «Tonica» condotto da Andrea Delogu su Rai2, all’edizione 2022 di «Meraviglioso Modugno», e la sigla del programma «Magazzini musicali», con Melissa Greta Marchetto.

«La Valle dell’Asso» esce per la label pugliese Discographia Clandestina con distribuzione ADA Music Italy. Dieci piccoli gioielli in bilico tra indie, folk e cantautorato, accompagnati da testi che sono vere e proprie fotografie in musica.

Ci racconta il perché di questo titolo così legato al territorio salentino?
«Vivo in campagna da sempre, proprio vicino al “Canale dell’Asso” e fin da piccolo mi ha affascinato questo piccolissimo corso d’acqua, immaginavo storie fantastiche che accadevano in questa valle immaginaria, e ora da grande ci ho fatto un album».

Pensa di essersi sempre sentito così legato al territorio delle origini o è una cosa che ha approfondito nel corso del tempo?
«Fino a qualche anno fa avevo una sorta di rifiuto verso la cultura popolare e delle radici, abbagliato soprattutto nell’adolescenza dall’immagine globalizzata ed esterofila che il mondo musicale ci buttava addosso. Poi con gli anni ho imparato ad apprezzare la verità e la forza delle radici, questa terra è talmente affascinante che mi regala nuovi stimoli di continuo, mi sento molto fortunato».

Lei è esempio di eclettismo, visto che si è sempre dedicato contemporaneamente a più progetti: facciamo prima un punto su La Municipàl, cosa aspettarsi dal prossimo disco?
«È il quinto, è stato importante per me mettere insieme delle canzoni date dall’urgenza comunicativa, spero che arrivino agli altri nel modo in cui sono arrivate a me».

Anche per Mundial è al lavoro: come fa a mettere mani su più cose insieme? È una cosa che le viene naturale?
«Credo che dentro di me convivano parecchie personalità, è come se fossero persone diverse, ognuna con i suoi gusti precisi, ma questa frammentazione mi ha permesso di sperimentare in tante direzioni. Poi l’entusiasmo che ti regala un nuovo viaggio è benzina preziosa, quindi ogni nuovo disco o progetto che desidero realizzare per me è un dono».

Quanto è importante essere accompagnato in questo viaggio musicale da colleghi e amici che hanno le sue stesse origini? Crede tanto nella condivisione?
«Moltissimo, ho coinvolto i miei amici musicisti in quasi tutti i progetti, credo che come squadra si possa dare tanto, l’unione di sinergie spesso supera la semplice somma matematica».

C'è un traguardo che non ha ancora raggiunto e a cui vorrebbe arrivare?
«Fortunatamente ho ancora tante idee da realizzare e finchè avrò la forza ed il coraggio di esprimermi in libertà artistica realizzerò i miei progetti».

Quest'estate la sentiremo suonare da qualche parte?
«Porteremo “La valle dell’Asso” in tour e saremo in giro con Mundial in Italia e all’estero con il disco nuovo».

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