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«La Belle Epoque», nostalgia e sound ricercati nel nuovo disco de LefrasiincompiutediElena

 
Bianca Chiriatti

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Bianca Chiriatti

«La Belle Epoque», nostalgia e sound ricercati nel nuovo disco de LefrasiincompiutediElena

Il progetto salentino di RafQu è al secondo lavoro discografico

Martedì 07 Marzo 2023, 14:06

27 Marzo 2023, 19:23

È uscito lo scorso 3 marzo per Romolo Dischi La Belle Époque, secondo album de LefrasiincompiutediElena, progetto artistico del chitarrista e compositore salentino RafQu. Un’opera intima e nostalgica, con un sound ricercato nelle minime sfumature tra rock e attitudine cantautorale. Interamente prodotto nel proprio studio personale con strumenti veri, sperimentando microfonazioni vintage e non solo, utilizza il pianoforte, la batteria, gli amplificatori e i pedali accumulati e i sintetizzatori semimodulari, complici di sperimentazioni quotidiane. Abbiamo scambiato due chiacchiere con RafQu per farci raccontare qualcosa in più sul nuovo progetto.

Sei al secondo disco: quali evoluzioni rispetto al tuo primo progetto e cosa invece porti con te da quella prima esperienza?

«Quando decido di fare un disco nuovo cerco sempre di capire che cosa posso fare di diverso rispetto al precedente, 
e non avendo solo LefrasiincompiutediElena fra i miei progetti, diventa inevitabile portare con me le esperienze di crescita che fanno parte di questo lavoro, sia in fase di scrittura che di produzione».

Batteria, pianoforte, strumenti 'veri', accostati a synth e a sperimentazioni: che percorso stai facendo a livello sonoro?

«Sono sempre stato un amante del vintage, mi affascina il lavoro in studio, ed è la dimensione o fase che più preferisco del creare. In principio ho lavorato con le "poche" cose a disposizione, e la produzione di questo disco ha avuto un'evoluzione nel mentre. Avendo uno studio tutto mio, ho la fortuna di potermi prendere il tempo necessario per fare ciò che mi pare».

I tuoi testi rispecchiano sempre stati d'animo e sono molto 'tangibili': che esperienze ti hanno segnato in questa produzione e che temi affronti in queste canzoni?

«I brani sono sempre una conseguenza di qualcosa, ma una volta finiti prendono significati diversi in base a chi ascolta, ed è giusto così. Non mi piace raccontare molto sui testi delle mie canzoni, tuttavia La Belle Époque è la nostalgia che si avverte una volta presa coscienza del cambiamento che avviene».

Immagina un luogo ideale da consigliare a una persona per ascoltare per la prima volta il tuo disco: che luogo sarebbe?

«Nel posto dove riescono a spegnere il cervello, dove si sentono a proprio agio».

Che progetti hai per l'estate imminente? Attività live in programma?

«Prima penso alla primavera».

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