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Lecce, la Biblioteca Bernardini diventa «Fabbrica delle Parole», con l'esposizione permanente sull'arte della stampa

 
Bianca Chiriatti

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Bianca Chiriatti

Lo spazio all'interno del Convitto Palmieri ha inaugurato una mostra di strumenti e macchinari donati dalla famiglia Martano

Domenica 21 Giugno 2020, 09:29

Una mostra permanente sull'arte della stampa in una biblioteca: non sembra esserci migliore connubio, per ridare nuova linfa a uno degli spazi più belli del centro storico di Lecce, la Biblioteca Bernardini all'interno del Convitto Palmieri. Sinergia che ieri sera ha preso vita grazie all'inaugurazione del percorso "La Fabbrica delle Parole", un itinerario visivo che incontra macchine tipografiche e primi computer, strumenti che hanno segnato l'evoluzione della stampa dagli albori a oggi. Un modo per indirizzare la vocazione della Biblioteca sempre più verso la cultura del libro e della lettura, ma anche il coinvolgimento di tutta la cittadinanza attraverso esposizioni, teatro, cinema e musica.

Tutto è stato possibile grazie a un'importante donazione della famiglia Martano alla Provincia di Lecce e al Polo Biblio-museale, da un'epigrafe messapica a un computer Mac di primissima generazione. Il progetto espositivo è stato curato da Brizia Minerva, Sara Saracino e Anna Lucia Tempesta, con Alessandra Berselli, Vincenzo, Sonia e Luca Martano, la sezione video-documentaria da Mauro Marino e Stelvio Attanasi, l'identità visiva e l'allestimento grafico da Donata Bologna, le ricerche in
emeroteca da Gabriele De Blasi.

Nel percorso si possono ammirare una grandiosa selezione di macchine e strumenti, dal torchio a stella alle 'pedaline' per la stampa veloce, dall'iconica 'Lettera 32' Olivetti a fotocopiatrici anni '70 e al primo personal computer della storia, l'Apple 1976. In mostra anche una serie di periodici culturali tra cui 'L'Albero', rivista collegata all'esperienza di Girolamo Comi a Lucugnano nel '49, e 'L'Esperienza Poetica' di Vittorio Bodini. Dopo l'inaugurazione, il taglio del nastro e un primo giro nelle sale dell'esposizione, c'è stato anche spazio per la musica con un concerto dei Radiodervish con l'Orchestra Sinfonica Oles, per presentare 'Classica', il loro ultimo progetto discografico.

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