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Bari, Mingo protagonista di un docufilm sul diritto di famiglia

 
Redazione online

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«Famiglia e poi», scritto e diretto da Filippo Capuano, sarebbe stato distribuito nei cinema. Da oggi invece è visibile sul web. Ecco dove

Venerdì 20 Marzo 2020, 13:17

BARI - #Iorestoacasa e guardo «Famiglia e poi», un docufilm sulla legge che regola il diritto di famiglia, un tema sociale molto attuale. Circondati da un’atmosfera surreale che trattiene involontariamente gli italiani nelle loro case, internet, televisione, libri e musica sono diventati mezzi fondamentali per trascorrere il tempo.

Il docufilm sarebbe stato distribuito nei cinema su tutto il territorio nazionale, ma in seguito all’emergenza per il Coronavirus si è dovuta rivedere la sua modalità di fruizione e oggi è visibile sulla piattaforma di Vimeo al costo di circa 4 euro (vimeo.com/ondemand/ famigliaepoi). Scritto e diretto da Filippo Capuano, ed interpretato tra gli altri da Mingo De Pasquale e Pino Calabrese, il docufilm centra l’attenzione sulla famiglia e non su una delle figure genitoriali.

Racconta la vita di Francesco, sposato con Elena. Dopo la nascita del secondo figlio il rapporto tra loro entra in una zona grigia, durante la quale la coppia continua a convivere. Francesco, dopo l’ennesimo litigio con sua moglie, decide di andare a trovare Carlo, che non vede e sente da molti anni, nonostante sia una persona molto importante nella sua vita. Tra i due scaturisce un dialogo serrato, spesso animato, durante il quale si confrontano sul tema della famiglia e della separazione della coppia.

L’affidamento dei figli, la casa familiare, il centro degli affetti, il diritto di visita del genitore non collocatario, la diffusa povertà dei padri separati vengono messi a nudo in un percorso che consente a Francesco di assumere maggiore consapevolezza sulla realtà della post separazione. 

«Famiglia e poi» mostra ciò che per i padri che affrontano la separazione è considerata una stortura di sistema, una fonte di ingiustizia che grava una larga parte della società di rancori e che alimenta conflitti e violenza. 

Inoltre, «Famiglia e poi» sottolinea le diverse opinioni che potrebbero emergere all’interno della coppia sull’uso delle punizioni corporali come chiave educativa dei figli. Nel rapporto 2003-2013 di Telefono Azzurro, il cui estratto è parte del docufilm, sono illustrati dati di come i maltrattamenti sui minori siano per lo più perpetrati in ambito familiare e di come sia da sfatare il pregiudizio che considera il padre il soggetto che esercita maggiormente violenza sui figli. E la violenza non è amore.

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