Nel silenzio austero di una cripta romanica, nella luce che accarezza i capitelli scolpiti, tra i mosaici paleocristiani di Bari e le architetture barocche di Lecce, pulsa un’idea che ha il respiro del futuro e le radici ben salde nella storia. È il cuore di ArtWork, cooperativa che da anni opera con passione e competenza nella valorizzazione del patrimonio culturale ecclesiastico della Puglia, unendo luoghi, persone e memorie in un unico, straordinario racconto. Quello di ArtWork non è un semplice progetto di gestione culturale: è un’idea progettuale che dà nuova vita ai luoghi sacri, li rende fruibili, accoglienti, vivi. È un ponte tra il turista e il territorio, tra il pellegrino e la spiritualità, tra il cittadino e la bellezza quotidiana.
LA POESIA DELLE PIETRE Nel cuore della Bari Vecchia, il percorso ArtEcclesiae Bari-Bitonto, realizzato in collaborazione con l’Arcidiocesi, è un viaggio nell’anima millenaria della città. La Cattedrale di San Sabino si erge luminosa con la sua facciata scolpita e i suoi due rosoni, ma è soprattutto all’interno - tra cripta, navate e area archeologica - che si svela un patrimonio commovente. Scendere sotto il pavimento della Cattedrale è come varcare la soglia del tempo: a cinque metri di profondità, affiorano le vestigia di una chiesa paleocristiana con straordinari mosaici che raccontano, di fatto, la fede semplice ma profonda dei primi cristiani.
Accanto, il Museo Diocesano di Bari, con la meravigliosa Sala degli Exultet, espone rari rotoli miniati risalenti all’alto medioevo, autentici capolavori della scrittura liturgica che emozionano per la loro delicatezza e maestosità. È un tesoro spirituale e artistico che, grazie al lavoro di ArtWork, oggi è visibile e comprensibile a tutti.
L’ELEGANZA DEL ROMANICO Anche la Concattedrale di Bitonto, con la sua eleganza romanica e le colonne della cripta provenienti da edifici più antichi, rinasce attraverso un progetto di accessibilità e accoglienza. L’area archeologica sotto l’altare, con il famoso mosaico del grifo, è stata riportata alla luce e valorizzata in tutta la sua ricchezza simbolica.
A pochi passi, il Museo Diocesano ospitato nel complesso di San Francesco alla Scarpa racconta la lunga storia della fede e della comunità bitontina. Le sue 14 sale espositive sono diventate non solo contenitori culturali, ma anche spazi dinamici per eventi, incontri e iniziative che uniscono arte, memoria e innovazione.
TRA BAROCCO E TECNOLOGIA Ma è forse a Lecce, città barocca per eccellenza, che ArtWork ha realizzato alcune delle sue iniziative più emblematiche. Con il progetto LeccEcclesiae, realizzato in sinergia con l’Arcidiocesi e la Fondazione «Splendor Fidei», ha reso visitabili sette giorni su sette il Duomo con la sua cripta, la Basilica di Santa Croce, San Matteo, Santa Chiara e il Museo d’Arte Sacra all’interno dell’antico Seminario.
A rendere ancora più significativa l’esperienza è l’app di visita, ricca di contenuti storici e artistici curati da esperti, capace di guidare il visitatore in un percorso immersivo e dettagliato.
Straordinaria, poi, l’integrazione con Google Arts&Culture, che ha permesso la digitalizzazione di oltre 250 dettagli del patrimonio leccese, accessibili a livello globale. Un modo per portare Lecce nel mondo e il mondo a Lecce.
IL CAMPANILE DEL DUOMO Il simbolo forse più suggestivo di questa nuova visione del turismo culturale è il progetto UP! Campanile del Duomo: dal 2022, grazie a un moderno ascensore panoramico, è possibile salire in 43 secondi fino a 43 metri di altezza e godere di una vista mozzafiato su Lecce, sul mar Adriatico e - nelle giornate limpide - perfino sulla costa albanese. Un’esperienza unica in Italia, resa ancora più coinvolgente dai supporti multimediali e dalla narrazione esperta degli operatori ArtWork. Quattro balconi, quattro affacci sulla meraviglia.
L’ARTE DIVENTA SPETTACOLO L’innovazione passa anche per la tecnologia e l’emozione. L’installazione artistica «I Misteri di Santa Croce», all’interno dell’omonima basilica, utilizza luci, suoni e videomapping per offrire inedita. Il rosone, normalmente invisibile da vicino, diventa protagonista; l’altare di Celestino V, la Trinità, la reliquia della Vera Croce sono rivelati in tutto il loro splendore. E ancora: nel Chiostro dell’Antico Seminario, lo spettacolo «Chiostro di luce» trasforma la pietra in racconto, proiettando immagini e forme barocche che danzano sulle pareti, rievocando secoli di storia e fede. È la luce, in tutte le sue sfumature, a guidare lo spettatore in un viaggio che è insieme estetico e spirituale.
IL CUORE PULSANTE DELL’ACCOGLIENZA Un ulteriore riferimento per i visitatori, nel cuore di Lecce, è l’info-point ArtWork attivo all’interno di Palazzo Scarciglia, tra Porta Rudiae e Piazza Duomo. Aperto ogni giorno dalle 9 alle 21, è molto più di uno sportello turistico: è un presidio culturale, uno spazio di relazioni, un luogo di storie e suggerimenti. Oltre a fornire assistenza e informazioni, l’info-point offre visite guidate, tour esperienziali in van e in bici, laboratori didattici, eventi, mostre. Un punto d’incontro tra visitatore e territorio, dove l’accoglienza è fatta di ascolto e cura. Al suo interno, anche un bookshop di editoria locale e artigianato selezionato, per portare a casa un pezzo autentico di Puglia.
LA VISIONE DI PAOLO BABBO A guidare con passione questa macchina culturale è Paolo Babbo, presidente di ArtWork, ideatore di un progetto che ha saputo coniugare bellezza, economia e senso di comunità. Le sue parole raccontano più di mille numeri: «Un viaggiatore, al ritorno a casa, deve ricordare con gioia e soddisfazione i luoghi visitati, i momenti che hanno segnato il suo soggiorno. Il nostro impegno quotidiano è proprio questo: creare le condizioni perché ogni visita sia accogliente, facendo sentire a proprio agio il visitatore, garantendo i servizi che facilitano, supportano e danno anche un senso di novità alla giornata. Il nostro sogno è fare in modo che chi arriva si senta parte di qualcosa di autentico, che non sia solo turista ma ospite, non solo spettatore ma protagonista. ArtWork vuole essere questo: un filo che cuce insieme luoghi, memorie e persone. Un punto di riferimento per chi cerca emozione e verità, bellezza e spiritualità».
CULTURA CHE GENERA SVILUPPO ArtWork è oggi un esempio virtuoso di come la valorizzazione del patrimonio culturale possa diventare un volano per l’economia e l’occupazione. Con decine di addetti qualificati, un’organizzazione efficiente e una visione condivisa, la cooperativa rappresenta un modello di turismo sostenibile e diffuso.
Il suo claim, «Forme di cultura», riassume con semplicità ed efficacia la mission: rendere la cultura accessibile, valorizzarla in tutte le sue forme e restituirla come esperienza viva, emozionante, quotidiana.In un tempo in cui si parla spesso di turismo mordi e fuggi, ArtWork sceglie l’accoglienza lenta, la visita consapevole, il contatto umano. E lo fa partendo da ciò che più conta: l’anima dei luoghi e la bellezza che ci unisce.