In Puglia e Basilicata
natura violata
28 Aprile 2022
Redazione online
LECCE - L'hanno trovata ferita a Morciano di Leuca, colpita dalla fucilata di un cacciatore, forse un bracconiere. E rimarrà cieca per tutta la vita. La storia, commovente e terribile, la raccontano ancora una volta i volontari del Centro recupero animali selvatici di Calimera. «Lei è un'aquila minore arrivata al Cras di Calimera qualche giorno fa - raccontano - se notate qualcosa di strano nel suo sguardo, avete ragione: è cieca. La causa della sua cecità è da imputare a quattro pallini da caccia, conficcati nel cranio, che hanno danneggiato irrimediabilmente retina e nervo ottico, mentre altri pallini sono sparsi nel suo corpo».
Nessuna caccia al mostro, ai volontari non importa, quello che a loro preme denunciare è «che la caccia è terminata tre mesi fa e comunque le aquile minori sono animali protetti, proprietà indisponibile dello Stato e un bene di tutti. Chi ha compiuto questo spregevole gesto, ha colpito tutti noi e condannato lei a una vita in cattività».
Ma la povera aquila non si è arresa, il suo formidabile istinto selvatico le ha permesso di mantenere la fierezza, infatti non si lascia imbeccare, «ha imparato subito a cercare il cibo a terra e a mangiare da sola. Resterà con noi per tutta la sua vita, ma almeno avrà la sua indipendenza».
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