APRICENA - Scoperto dai Carabinieri Forestale di Foggia in località «San Trifone», alla periferia di Apricena, un illecito smaltimento di rifiuti speciali pericolosi consistenti in molteplici fusti metallici. Su alcuni fusti sono state rinvenute delle etichette con scritte «Nocivo/infiammabile» e adesivi «Liquidi infiammabili». Non è escluso che i rifiuti fossero derivanti da attività d'impresa. Sulla stessa area sono stati trovati anche numerosi sacchetti di carbonato di calcio abbandonati e scarti di demolizione edile classificati come rifiuti speciali non pericolosi. L'area di circa 215 mq, di proprietà di «Rete Ferroviaria Italiana spa», è stata sequestrata ed affidata in custodia al referente di zona di RFI. Sono in corso le indagini per rintracciare i responsabili.
COMUNE SI COSTITUISCE PARTE CIVILE - «Non appena conosceremo gli atti chiederemo di costituire il Comune come parte civile, aspettando i dovuti risarcimenti. Occorre non abbassare la guardia, auspichiamo che i responsabili di simili e gravi atti siano presto individuati e consegnati alla giustizia. Lavoreremo sempre per difendere il territorio e la salute». Lo sottolinea l'amministrazione comunale di Apricena in una nota, diffusa dopo il sequestro dell’area di proprietà Rfi dove sono stati illecitamente bruciati rifiuti speciali, soprattutto di provenienza edile.
L’amministrazione locale, ringraziando i Carabinieri Forestali di San Nicandro Garganico, sottolinea l’importanza del "tema ambiente» e rileva che «l'opera di sensibilizzazione e la collaborazione con le altre Istituzioni dello Stato rappresentano la normalità dell’azione amministrativa programmata e portata avanti in questi anni. È noto il grande lavoro svolto qualche mese fa per la bonifica della vecchia stazione ferroviaria, diventata luogo di incuria e degrado. Chiediamo allo Stato - prosegue la nota del Comune di Aprocena - di continuare a combattere tutti i fenomeni di violenza perpetrati nei confronti del territorio e della salute dei cittadini. La lotta in difesa delle nostre risorse naturali e del nostro ambiente rimanga una delle priorità, soprattutto a tutela dei piccoli comuni che non dispongono di molti mezzi per tenere sotto controllo tutto e in ogni momento».