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Rogo in un deposito a Brindisi, arriva l'ordinanza del sindaco: «Aria irrespirabile, finestre chiuse e indossate mascherine»

 
Redazione online

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Ordinanza del comune che vale per zona industriale e tre quartieri

Domenica 24 Novembre 2024, 20:31

26 Novembre 2024, 17:41

BRINDISI - A causa dell’incendio ancora in corso in un deposito rifiuti della zona industriale di Brindisi, divampato oltre 48 ore fa, il Comune di Brindisi comunica che è «in corso d’adozione un’ordinanza» da parte del sindaco Giuseppe Marchionna. L’ordinanza varrà per le aziende che si trovano nell’area, ma anche per i residenti dei quartieri 'Perrino', 'San Pietro' e 'San Paolo', e per la zona portuale utilizzata per imbarchi e sbarchi.

L’amministrazione chiede che le «indicazioni vengano già rispettate». In particolare «il personale delle aziende non può operare all’esterno, se non in caso di necessità, indossando la mascherina ffp2». Stessa disposizione per la «popolazione dei quartieri interessati che dovrà uscire di casa, solo se strettamente necessario, utilizzando la mascherina». Inoltre, le prescrizioni prevedono di tenere «porte e finestre chiuse delle aziende e delle abitazioni dei quartieri interessati» ed il «non utilizzo dei condizionatori d’aria nelle aziende e nelle abitazioni».

In serata nella zona interessata all’incendio c'è stato un sopralluogo da parte del sindaco Marchionna, del questore di Brindisi Giampiero Lionetti, del parlamentare Mauro D’Attis. A seguire la vicenda anche il prefetto di Brindisi Luigi Carnevale. Il Comune informa che l’Arpa ha comunicato «che i dati delle centraline delle stazioni Crati, Perrino e via Taranto sono nella norma, per cui non vi sono particolari problemi per il centro abitato in generale». 

Dopo 3 giorni i vigili del fuoco comunicano che sono definitivamente «terminate le ultime operazioni di bonifica dell’area» di circa tre ettari interessata da un incendio da venerdì scorso. Il rogo era partito in un’azienda di stoccaggio rifiuti nella zona industriale di Brindisi, la Tmm demolizioni, e poi si era diffuso fino alla Bri Ecologica.

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