È stato ultimato in soli 20 giorni il nuovo reparto di Terapia Intensiva dell'ospedale Perrino di Brindisi. Realizzato dalla Regione Puglia dispone di 28 posti letto in 14 stanze di degenza, in una struttura di 730 mq composta da moduli prefabbricati. È confluita in questo progetto la donazione della Banca d’Italia. Le stanze sono dotate di ventilatori polmonari, monitor multiparametrici con stazione di controllo centralizzata e altre apparecchiature mediche necessarie per l'assistenza di pazienti Covid-19.
«Accade in Puglia – dichiara il presidente Michele Emiliano - all’Ospedale Perrino, dove questa mattina abbiamo consegnato alla ASL di Brindisi il nuovo reparto Covid per i malati più gravi. Arricchire la Puglia di questi posti letto, dotati delle migliori strumentazioni, significa affrontare con maggiore forza la battaglia al Coronavirus. Nessuno sa dire quanto durerà questa epidemia, noi continuiamo ad attrezzarci per tutelare la salute dei pugliesi. Costruire una struttura avanzata come questa in venti giorni è un’impresa non da poco: ringrazio quindi uno per uno tutti coloro che si sono impegnati giorno e notte per arrivare a questo risultato. Sono felice di condividere questo momento con la Banca d’Italia che ringrazio per l’importante donazione alla Puglia che abbiamo deciso di far confluire proprio su questo progetto a Brindisi».
«Questi 28 posti di terapia intensiva - spiega il direttore generale della Asl di Brindisi, Giuseppe Pasqualone - si aggiungono agli otto già disponibili al Perrino. In più, tra l'ospedale di Brindisi e quello di Ostuni, abbiamo altri 22 posti letto di terapia subintensiva respiratoria. A breve, inoltre, affideremo i lavori per otto posti di terapia intensiva nell'ospedale di Francavilla Fontana».
«L'opera – spiega Elio Sannicandro, direttore Asset - è stata realizzata con il coordinamento dell'Asset Puglia grazie alla collaborazione di numerosi tecnici del Policlinico, della protezione civile e dell'Asl di Brindisi. L'intervento è stato pianificato dal Dipartimento Politiche per la Salute della Regione, unitamente all'altro intervento in fase di completamento a Taranto presso il Moscati, per rafforzare la rete di Terapia intensiva nelle aree di Brindisi e Taranto, così come si sta facendo su tutto il territorio regionale».
«In silenzio, senza troppi clamori, come la Protezione civile regionale è solita fare, abbiamo portato a termine insieme a tutto il sistema pugliese questa opera – spiega il dirigente Mario Lerario - La struttura garantisce alla popolazione brindisina e del più ampio arco jonico un reparto di terapia intensiva attrezzato e funzionante che servirà nel caso di incremento del numero di casi più critici».
Presenti oggi alla consegna del reparto anche il sindaco di Brindisi Riccardo Rossi e il dott. Massimo Calò, responsabile Rianimazione del Perrino.
FDI: VERGOGNOSA PASSERELLA DA PARTE DI CHI E’ RESPONSABILE DELLA GESTIONE FALLIMENTARE DEL COVID NEL BRINDISINO
Parkano di vergognosa passerella i consiglieri regionali di Fratelli d’Italia Erio Congedo, Giannicola De Leonardis, Luigi Manca, Renato Perrini, Francesco Ventola e Ignazio Zullo. «Un penoso trionfalismo ed una passerella da parte di chi è responsabile di aver fatto diventare la provincia di Brindisi fra le province pugliesi fra le più colpite dal Covid. Ci si autocelebra per aver inaugurato oggi, 24 aprile a distanza di 2 mesi dal primo caso pugliese (quello di Torricella), 28 posti letto di terapia intensiva, mentre gli 8 posti di Francavilla Fontana previsti dal Piano di Riordino da anni non sono mai stati attivati, scegliendo, invece, di individuare come struttura ospedaliera COVID proprio il Perrino. Una scelta scellerata che ha portato i pazienti Covid a non avere un percorso distinto e quindi a infettare altri reparti che sono rimasti chiusi. Due mesi nei quali si sono utilizzati per malati Covid e non Covid gli stessi ascensori e spazi comuni, stesso discorso per il personale mai realmente separati tra i vari reparti».
«Oggi si inaugura una struttura che, come testimonia il video dello stesso sindaco di Brindisi, presenta alcune aree del reparto ancora in fase di completamento. Non è dato sapere se ci siano i respiratori sufficienti e personale adeguato per sostenere la degenza di 28 posti letto. E anche su questo numero andrebbe fatta una riflessione: attualmente ricoverati in terapia intensiva sono solo 3, mentre all’ospedale di Francavilla Fontana - che l’Asl ha scelto come ospedale no-Covid – non ci sono più posti letto e a quello di Ostuni - dapprima individuato come secondo ospedale Covid e poi no perché si è cambiato idea in corsa - anche reparti che funzionavano benissimo come quello di ortopedia sono, pare, stati chiusi per lavori di manutenzione».