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Celeste Savino da Conversano è la moglie di Califano nella fiction di Rai 1

 
Antonio Galizia

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Antonio Galizia

L'attrice barese interpreterà Rita, al fianco di Leo Gassmann nella nuova serie tv in onda domenica prossima su Rai 1. Orgoglio pugliese

Venerdì 09 Febbraio 2024, 19:24

BARI - Interpreterà il ruolo di Rita, la moglie di Franco Califano nella fiction sul cantautore romano in programma domenica 11 febbraio alle 21,25 su Rai 1.

Protagonista l’attrice di Conversano (Ba) Celeste Savino, classe 1994, tanto studio, specializzazione al Centro sperimentale di cinematografia di Roma e dopo gli inizi nella radio e tv private parti nelle fiction Rai “Studio Battaglia”, “Don Matteo”, “A un passo dal cielo”, sul grande schermo in “La Tresse” (regia di Laetitia Colombani), “Per lanciarsi dalle stelle” (di Andrea Jublin), “Generazione Neet (di Andrea Biglione) e “1991” (di Riccardo Trogi). Celeste interpreta Rita, la compagna di vita del “Califfo”: “In realtà non ci sono molte notizie su di lei – ha dichiarato nella conferenza stampa di presentazione - e fin dal provino si è creata complicità con Leo (Gassman, interprete di Califano).

Abbiamo portato sullo schermo il sentimento d'amore tra Franco e Rita". Una storia, quella del paroliere-musicista, caratterizzata da cadute, risalite, sogni. Sono questi i tratti che emergono dal film prodotto da Rai Fiction, sul "rappresentate della beat-generation italiana", come è stato definito in conferenza stampa da Maria Pia Ammirati. Una vita intensa quella del Califfo; il dramma di un uomo che finisce anche in carcere e un'avventura che segue i tratti della sceneggiatura firmata da Isabella Aguilar e Guido Iuculano (regista Alessandro Angelini), ispirata al libro “Senza Manette”, scritto da Califano insieme a Pierluigi Diaco.

Nel ruolo di Franco Califano, Leo Gassmann, alla prima prova d'attore. E poi c'è la barese Celeste Savino, che interpreta Rita. La moglie (l'unica) di Califano. Dentro il film, le canzoni: da “La chiamano estate” a “Un mondo piccolo” e ancora gli spettacoli, il successo, le sbandate, il collegio da bambino, i desideri poetici da giovane che che non smetteva mai di sognare “una vita meravigliosa”.

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