Teatro stracolmo. «Sono molto contento di tornare a Bari e al Bifest perché è un festival del Sud. Io mi sento profondamente meridionale. Mia madre è di Candela, mio padre di Foggia, sono cresciuto in questa regione meravigliosa. Ecco perché Di Vittorio è il personaggio che ho interpretato al quale sono più legato, perché appartiene a me e alla mia famiglia da generazioni e poi mi somiglia molto, mi riconosco nei suoi valori». Lo ha detto Pierfrancesco Favino al teatro Petruzzelli a Bari, per la lezione di cinema nell'ambito del Bifest. L'attore è stata accolto da un pubblico caloroso e da una platea di tutto rispetto: in prima fila anche Pippo Baudo.
"Fare l'attore è scoprire quante cose può fare l'essere umano, una meravigliosa invenzione è che dentro di noi attori può convivere il fascista di ACAB o l'anarchico Pinelli a distanza di pochi mesi come è accaduto a me. Ecco perché - ha detto - ho accettato l'invito di Claudio Baglioni a condurre il festival di Sanremo. Perché il nostro lavoro deve essere una sfida continua, e sono contento che il pubblico abbia scoperto un Favino che sa fare tante cose: recitare, ballare, cantare, e sempre, emozionarsi".
Davanti al teatro Petruzzelli, una esposizione di opere che fanno da cornice alla manifestazione che si chiuderà tra una settimana. (Maria Grazia Rongo)