BARI - Il Cesena, in 10 per un'ora abbondante, strappa comunque un punto bloccando il Bari sull'1-1. Nulla da fare ancora una volta per i biancorossi, che cercavano in trasferta di accelerare in chiave playoff. Ma serviva una vittoria per cancellare le ultime prestazioni opache.

Nella frazione iniziale l'unica vera palla-gol per i bianconeri è una punizione di un soffio a lato al 10' di Calò. Gli ospiti, che al 12' si erano fatti vedere con un destro centrale da fuori di Benali, passano all'improvviso al 23': Obaretin riceve sulla sinistra e mette in mezzo per Favilli, che anticipa Mangraviti e la sblocca col destro. Un primo tempo con poche fiammate sparse viene improvvisamente incendiato al 35', quando l'arbitro Giua (più volte incoerente col suo metro: ammonisce giustamente Adamo dopo 10 secondi ma tiene il cartellino in tasca su due interventi di pari entità dei giocatori del Bari) viene chiamato al monitor dove vede la gomitata di Calò ai danni di Benali: rosso sacrosanto e Cesena sotto anche di un uomo.

A inizio ripresa Tavsan calcia centrale su punizione, poi il Bari controlla agevolmente fino alla mezz'ora senza però affondare troppo, se non al 59' quando su una bella combinazione tra Dorval, Falletti e Maita quest'ultimo mette al centro con Donnarumma che anticipa Favilli evitando un gol certo. Il neoentrato (e probabile partente) Kargbo riaccende la scintilla in casa Cesena con due sgasate delle sue e all'81' colpisce il palo. Sulla respinta grave errore di Giua, che assegna subito il rigore ai bianconeri per fallo di Obaretin su La Gumina mentre Bastoni segnava col mancino. Si torna indietro agli 11 metri ma La Gumina è glaciale e segna. Il Bari, che aveva pensato solo a congelare il gioco con diverse perdite di tempo, si ributta in avanti ma è ormai troppo tardi per rimediare.