Potenza, rientro a scuola: studenti di istituti superiori in coda per screening Covid
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Nicola Simonetti
26 Dicembre 2017
Impiantate, a Bari (ospedale Di Venere, laboratorio di emodinamica diretto dal dr Maurizio Turturo) con successo, in tre pazienti coronaropatici ricoverati, 3 endoprotesi coronariche (“stent”) riassorbibili di ultima generazione, in lega di magnesio.
Gli impianti endocoronarici usati, a differenza dei classici “stent” metallici, hanno la peculiarità di essere riassorbiti entro un anno dall’impianto. Essi, essendo in lega di magnesio con un rivestimento a rilascio di farmaco, impediscono la crescita di cellule dannose e quindi il restringimento coronarico. Questo garantisce la permanenza della pervietà naturale ed autonoma. La presenza dello “scaffold” è temporanea. Il paziente non dovrà convivere con un corpo estraneo in quanto l’organismo riassorbe il magnesio, assicurando ai vasi naturale funzionalità già 6 mesi dopo l’impianto.
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