Ottobre ed autunno in arrivo: si ripresenta il problema dell’influenza stagionale che, ogni anno, fa registrare, in Italia, da 5.000 a 15.000 decessi (evitabili), molti dei quali per complicanze cardiovascolari (infarto, ictus e scompenso cardiaco). Il vaccino antinfluenzale può proteggere cuore, cervello, polmoni e altri organi e risultare un salva-vita.
Gli studi dimostrano che il vantaggio della protezione contro gli eventi cardio-vascolari offerto della vaccinazione antinfluenzale aumenta con l’età. Per questo è così importante che gli over-65 (e i ‘fragili’, cioè le persone affette da malattie croniche come il diabete) si vaccinino contro l’influenza, oltre che contro il Covid. “L'epidemia influenzale nell’emisfero australe – ricorda il professor Massimo Volpe, presidente della Soc.It. Prevenzione Cardiovascolare (Siprec) – quest'anno è stata particolarmente aggressiva, sia come numero di casi, che come gravità.
Questo fa prevedere e temere che, anche da noi, la stagione 2022-23 sarà impegnativa. Per questo noi rinnoviamo l’appello alla vaccinazione. Non c’è solo il Covid. Anche l’influenza può uccidere”.
“La vaccinazione – aggiunge il professor Massimo Andreoni, ordinario di malattie infettive, Università Tor Vergata di Roma – raggiunge la massima efficacia nei soggetti poco immunocompetenti ed è noto che l’anziano, per il fenomeno dell'immuno-senescenza, cioè dell'invecchiamento del sistema immunitario, è più fragile ed esposto alle infezioni”. Un fattore di difesa importantissimo contro le infezioni virali, come Sars, CoV-2 e influenza, è il sistema dell’interferone che risente in modo particolare dell’immuno-senescenza. “Gli anziani – spiega il professor Andreoni – sono dunque più indifesi contro l’attacco dei virus e devono avere una schedula vaccinale ‘su misura’, diversa da quella dei giovani. Sono necessari cicli ripetuti di richiamo più ravvicinati (come nel caso del vaccino anti-Covid, ogni 3-4 mesi), dosi dell'antigene vaccinale più alte (vaccino ad alte dosi), vaccini adiuvati”. “Che il vaccino anti-Covid stia funzionando lo dimostrano i numeri – ricorda il professor Andreoni – siamo passati dai 120.000 morti in eccesso nel 2020, ai 60.000 morti nel 2021, ai 17.000 decessi per Covid nei primi 6 mesi del 2022. Non ci stancheremo mai dunque di invitare la popolazione, in particolare i fragili e gli anziani, a vaccinarsi, anche contemporaneamente, sia contro il Covid che contro l’influenza”. Nessuna controindicazione nella simultanea vaccinazione (due punture: una dopo l’altra nella stessa seduta).
È molto preoccupante – constata il prof. Volpe - il calo delle vaccinazioni antinfluenzali che registriamo, dovuto sia ad una certa ‘stanchezza’ delle vaccinazioni, ma anche all’errata concezione dell’influenza, male banale contro la quale bastano tre giorni a letto e riposo. Non è così purtroppo; l’influenza può complicarsi, in modo grave, specie nell’anziano e nei fragili, per questo non va sottovalutata”.
Ci attende sarà una stagione complicata. Ci auguriamo che l’aumentata consapevolezza dei rischi comportati da entrambi i virus, quello influenzale e il SARS CoV-2, ci induca a lasciare da parte le ‘esitazioni’ ed a vaccinarci contro entrambi”. Ne vale la pena.