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Viva la Repubblica è la nostra stella

 
Gianni Ciardo

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Gianni Ciardo

Viva la Repubblica è la nostra stella

La Repubblica è la nostra stella. Noi italiani dobbiamo tutto a lei.

Lunedì 05 Giugno 2023, 06:00

Buongiorno. Sto ancora festeggiando la festa della Repubblica. Parliamo di una festa vera e propria, che tutti devono conoscere.

Venerdì scorso, 2 giugno anche di quest’anno, come sempre, mi sono affacciato alla finestra e ho detto: non faccio per vantarmi ma oggi è una bella giornata!

La Repubblica per anni ed anni ha prodotto di tutto, personaggi illustri, strade, ponti, presidenti e politici.

I politici fanno parte dei partiti. Ed anche se alcuni partiti sono spartiti, altri si possono vantare di essere Stati Uniti.

Comunque, i partiti hanno fatto di tutto per evitare che arrivasse l’anarchia, anche perché se l’anarchia fosse diventata un partito che anarchia sarebbe stata? La Repubblica ci ha dato tanto, la Rai, la televisione, Berlusconi, e se non fosse stato per lei, adesso guarderemmo la televisione al lume di candela.

La Repubblica è la nostra stella. Noi italiani dobbiamo tutto a lei.

Tutti i desideri li possiamo esprimere come si fa con le stelle cadenti.

Quando cade una stella si esprime un desiderio infatti.

Chissà però se le stelle, per esprimere un desiderio, devono aspettare che cada un governo.

Bene, la Repubblica ci salva sempre.

La Repubblica è una signora e come disse Totò signora si nasce e lei modestamente lo nacque!

Il nostro presidente Mattarella è la nostra guida e la nostra garanzia.

Oddio ci sono pure i ministri, ma sono protetti. Nessuno ce li può scippare. Infatti, se un ministro è senza portafoglio non teme lo scippo.

Siamo in una botte di ferro. C’è posto per tutti. Oddio, non proprio per tutti.

C’è il posto maschio e c’è la Posta femmina. Lei è più sicura e puntuale.

Non ci sarà mai lo sciopero dei postini, specialmente contro le lettere anonime.

La Repubblica è il suo presidente sono grandi e mastodontici.

Infatti lo dicono le parole stesse: Repubblica… Mattarella.

Sono parole lunghe che ti riempiono la bocca, non sono corte, anche perché fossero state corte, si sarebbero chiamate Brunetta.

Se dovessimo dare un nome alla Repubblica, i nomi più idonei potrebbero essere: Felice, Fedele, Fortunato, Innocente, Fermo, Modesto, Onorato, Primo.

Altri Stati hanno il Re, noi abbiamo di più: Re pubblica!

Io scherzo sempre.

Qualcuno potrebbe citarmi per vilipendio alle cose che dico sulla Repubblica Però, il comico va perdonato e assolto.

Carmelo Bene diceva che un bravo attore o comico deve essere scemo, beh può essere una buona soluzione.

Ricordo che quando ero piccolo ho avuto la meningite. Dicono tutti che chi ha questa malattia o muore o rimane scemo.

Io non sono morto.

Bene o male senza nessuno sforzo, a volte, si nasce fortunati.

Viva i fortunati. Se qualcuno vi saluta e vi dà la mano, voi stringetela così non può usarla per portarvi via il portafogli.

Viva la Repubblica!

 

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Gianni Ciardo

Ciarderie

Biografia:

Che ci fa Gianni Ciardo sulle pagine Gazzetta? È presto detto. Il noto comico di Bari ogni lunedì scrive sul nostro quotidiano i suoi pensieri in libertà. Ecco a voi le «Ciarderie» commenti semi seri su attualità, cultura e dintorni con la solita verve che contraddistingue l'attore che della baresità è il porta bandiera.

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