Siamo nel North Carolina, nel Research Triangle (Triangolo della Ricerca), USA e abbiamo chiesto all’unico relatore italiano invitato al meeting scientifico sulla biologia dei fibromi uterini di raccontarci questa esperienza e gli sviluppi in una materia che interessa almeno una donna su tre a partire dall’età di 35 anni. I relatori invitati al meeting, tenutosi in una sezione del Ministero della Salute Americana, il National Institute of Environmental Health Sciences (NIEHS), fanno parte dell’élite della ginecologia americana, provenienti da prestigiose università statunitensi. A rappresentare la Ginecologia Italiana, salentina nello specifico, la voce e i lavori del dottore Andrea Tinelli, Direttore della U.O. di Ginecologia di Scorrano (Lecce), l’unico relatore non americano che ha presentato le sue numerose ricerche sulla biologia e l’istologia della pseudo-capsula del fibroma, svolte in collaborazione con prestigiosi centri di ricerca internazionali.
Il convegno è stato incentrato sulla biologia dei fibromi uterini che sono dei tumori benigni che possono sovvertire l’anatomia dell’utero, creando emorragie, dolori cronici, impossibilità a svolgere una vita sociale normale. Essi rappresentano la principale causa mondiale della rimozione dell’utero.
Nel corso dell’incontro è emerso che c'è una correlazione fra micro inquinanti plastici e sviluppo di fibromi, con impatto epigenetico sullo sviluppo dei fibromi stessi. Inoltre si sono evidenziate mutazioni nuove sul muscolo uterino simili ad altre che determinano un cambiamento nel DNA cellulare muscolare che favorisce la crescita dei fibromi già presenti nella paziente.
La relazione di Tinelli verteva sull'impatto biologico e istologico delle pseudo-capsule del fibroma. “Questa è una struttura adiacente il fibroma – ha sottolineato Tinelli – che lo isola dal muscolo uterino, dotata di autonomia neuro-fibrovascolare, che deve esser sempre preservata durante la miomectomia. In tal modo si permette al muscolo di cicatrizzare in maniera fisiologica, riducendo il temibile rischio di rottura di utero nella successiva gravidanza”.
Le prestigiose collaborazioni internazionali degli ultimi anni hanno permesso al dottor Tinelli di esser chiamato a insegnare, da Professore Aggiunto e Professore Onorario, presso prestigiosi atenei esteri, quali il MIPT di Mosca e l’Università Jaotong di Xi’an, in Cina. Oltre a questo, il dottor Tinelli ha vinto anche l’abilitazione all’insegnamento universitario come professore di prima fascia (full professor) in Italia.
Per discutere di una tematica tanto delicata quanto attuale è stato scelto il NIEHS. La mission di questo istituto è di scoprire come l’ambiente possa influire sulle persone al fine di promuovere uno stile di vita più sano. Nel NIEHS che è uno dei 27 centri di ricerca che comprendono il National Institutes of Health (NIH), Dipartimento di salute e servizi umani (DHHS) degli Stati Uniti, sono state condivise le più importanti recenti scoperte degli scienziati americani che lavorano sui meccanismi di base dello sviluppo e della crescita dei fibromi, nonché nuovi approcci terapeutici. I membri del comitato organizzatore del Meeting erano alcuni dei più famosi scienziati statunitensi su questo tema.
Per concludere questa tappa americana con la ciliegina sulla torta, il giorno successivo il dottore Andrea Tinelli ha presentato il suo ultimo lavoro “Atlas of Hysteroscopy” edito per i tipi di Springer e realizzato con i colleghi Luis Alonso Pacheco e Sergio Haimovich. Questo libro ricco di una dettagliata galleria di immagini isteroscopiche, illustra le diverse patologie che possono essere diagnosticate direttamente attraverso l’isteroscopia. È ampiamente trattato il tema dell’infertilità e fornisce un valido supporto per tutti i ginecologi perché ogni accurata diagnosi vale una condizione di vita migliore per ogni donna.