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Cercare lavoro dopo i 40 e i 50 anni: nasce da una nuova domanda di senso sulla vita

 
Emanuela Megli

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Emanuela Megli

Cercare il lavoro dopo i 40 e i 50 anni nasce da una nuova domanda di senso sulla vita

Ricominciare non è facile e spesso per le aziende l’età avanzata è un problema. 

Martedì 25 Febbraio 2025, 19:15

Perdere il lavoro a 40 o 50 anni è un fenomeno sempre più diffuso, sono i nuovi disoccupati. Ci si trova spiazzati, si incomincia a dubitare di sé stessi e non si riesce a comprendere il motivo per cui si è perso il lavoro. 

Ricominciare non è facile e spesso per le aziende l’età avanzata è un problema. 

Accanto a questi ci sono le donne inattive over quaranta, che non lavorano o per scelta o per impossibilità e che non cercano lavoro ma che se potessero lavorerebbero. Sono coloro che quando il tempo della cura dei figli è ormai ridotto e il matrimonio è soggetto alla sfida del tempo che passa, si interrogano su sé stesse e possono sentirsi vuote. Le commissioni di casa, che richiedevano tanto tempo all’inizio dell’avventura familiare, si fanno routinarie e appaiono inutili. Iniziano a chiedersi dove va la loro vita e per cosa l’hanno vissuta e pensano che il lavoro potrebbe aiutarle a ritrovare uno scopo di vita più profondo, una rete di contatti e a sentirsi parte di qualcosa. 

In realtà sebbene il lavoro possa darci tante opportunità sia legate allo sviluppo dei nostri talenti, sia alle esperienze di rete sociale e comunitaria, da solo non basta a rispondere al bisogno profondo di senso della vita. E quando gli anni passano, anche un lavoro può stancare e non farci più sentire allineati con la nostra personalità.

Riflettere sul proprio scopo di vita e collegarlo alle scelte che si fanno nei diversi ambiti del vivere è di fondamentale importanza. Ed è una cura della personalità che va fatta costantemente, dall’infanzia, all’adolescenza fino all’età adulta e matura. Poiché in realtà, la conoscenza di sé e di tutto ciò che caratterizza l’identità profonda della persona, ci orienta verso le scelte giuste e ci permette di allineare l’esistenza su un comune denominatore di senso e di valori. 

Lo scopo di vita è ciò che dà motivo per agire, che dà la voglia di mettercela tutta e la grinta per riuscirci, è ciò che ci fa rialzare dopo le inevitabili cadute, che ci fa superare lo scoraggiamento degli insuccessi o degli impedimenti. 

Nei percorsi di crescita personale e di benessere, è possibile recuperare ad ogni età il proprio valore intrinseco e formarsi per poterlo esprimere e offrire anche nel lavoro, attraverso il conseguimento di consapevolezza di sè, un bilancio di competenze e un percorso di orientamento e recupero del proprio scopo profondo di vita. 

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Emanuela Megli

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Biografia:

Un blog per saperne di più sul “SAPER VIVERE” di ogni giorno e sul decidere come comportarci, facendo chiarezza sulle parole e sui fatti, potendo avere un punto di vista utile per avere sempre più un’opinione personale su lavoro, scuola e famiglia. Ecco una serie di strumenti per poter comprendere gli eventi della vita e saperli gestire al meglio. Tutto questo è Agil@mente. A cura di Emanuela Megli, donna e due volte mamma, imprenditrice, Formatrice Coach di Soft Skills e scrittrice.

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