BARI - «La Telemedicina, che l’anno scorso aveva scatenato tante polemiche, ci ha fatto risparmiare in un anno circa 30 milioni di euro». Lo ha sottolineato il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, oggi in Fiera del Levante, parlando con i giornalisti a margine di un evento sulla Telemedicina.
«Dopo gli interventi delle nostre ambulanze con le nostre apparecchiature - ha ricordato Emiliano - siamo riusciti ad evitare» un numero elevato «di falsi positivi», e quindi "abbiamo evitato di occupare inutilmente posti letto e praticare esami superflui».
«Questo risultato - ha aggiunto - si accoppia al fatto che chi aveva una situazione pericolosa è stato portato nel luogo giusto. Un ospedale vicino potrebbe essere mortale se non è l’ospedale giusto. Invece se riusciamo a fare diagnosi precise, nel tempo che intercorre tra l’intervento dell’ambulanza e l’arrivo in ospedale, anche qualche minuto in più di percorrenza può essere decisivo perché si arriva nell’ospedale adatto al problema del paziente».
«La Telemedicina - ha concluso - è peraltro uno degli strumenti attraverso il quale possiamo costruire un nuovo modello sanitario che sia più moderno ed efficiente. E anche portare l’ospedale a casa, perché chi soffre di disturbi cardiaci può essere monitorato in casa e l’eventuale necessità di compensarlo può essere individuata per tempo».
IL 10 OTTOBRE LA GIORNATA DELLA DONAZIONE DI ORGANI - «Il 12 Luglio di ogni anno sarà istituita la giornata regionale delle donazioni di sangue. Il 10 ottobre sarà invece la giornata pugliese delle donazioni di organi». Lo ha annunciato il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, concludendo i lavori del convegno 'La vita donata: donatori, riceventi e rete regionale dei trapiantì organizzato dal Policlinico di Bari nell’ambito della Fiera del Levante di Bari.
Le date - riferisce una nota della Regione - non casuali: il 12 luglio scorso si è verificato il disastro ferroviario nel Nord barese quando, 'nel giro di 40 minuti - ha sottolineato Emiliano - la rete di emergenza-urgenza della Puglia ha consentito di soccorrere tutti i feriti, mentre migliaia di pugliesi si sono messi ordinatamente in fila per donare il loro sangue . Il 10 ottobre del 1973 invece fu eseguito il primo trapianto di rene in Puglia». «Noi non diciamo abbastanza grazie alle famiglie dei donatori - ha proseguito Emiliano - per implementare la cultura del dono dobbiamo dare un senso sempre più alto e tangibile a questo atto».
I lavori, moderati dal coordinatore del Centro Regionale Trapianti Loreto Gesualdo, sono stati introdotti dal direttore generale del Policlinico di Bari, Vitangelo Dattoli. Ad illustrare lo stato dell’arte della trapiantologia pugliese è stata Chiara Musajo Somma, dirigente medico del Centro Regionale Trapianti.
«Nell’anno in corso - ha riferito - si registrano, a tutt'oggi, 36 donazioni di organi - con un tasso che si attesta al 35% riferito alle opposizioni che è comunque in diminuzione rispetto agli anni precedenti. Sono già stati effettuati 15 trapianti di fegato, 37 di rene, 4 di rene doppio, 4 trapianti di rene da paziente in vita e due di cuore. Dati che in proiezione ci portano a prevedere un ulteriore miglioramento rispetto agli anni passati».














