Giovedì 13 Novembre 2025 | 11:57

Aste giudiziarie fantasma a Taranto, ai domiciliari l’agente immobiliare Cagnazzo: scagionate le due donne coinvolte

Aste giudiziarie fantasma a Taranto, ai domiciliari l’agente immobiliare Cagnazzo: scagionate le due donne coinvolte

 
Francesco Casula

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Francesco Casula

Aste giudiziarie fantasma a Taranto, ai domiciliari l’agente immobiliare Cagnazzo: scagionate le due donne coinvolte

Il 58enne si è assunto ogni responsabilità durante l’interrogatorio, rigettate le richieste del pm per le altre due indagate. Raggiri per circa 70mila euro, con falsi atti di aggiudicazione e versamenti su conti personali

Giovedì 13 Novembre 2025, 10:46

È finito agli arresti domiciliari Michele Giorgio Cagnazzo, il 58enne agente immobiliare finito assieme ad altre due persone nell’inchiesta della Procura di Taranto sulle “aste giudiziarie fantasma” di immobili: il gip Alessandra Romano, dopo gli interrogatori preventivi, ha infatti firmato l'ordinanza di custodia cautelare con la quale ha disposto i domiciliari per l'uomo, ma ha rigettato le misure nei confronti delle altre due donne coinvolte. Il pm Francesco Ciardo aveva infatti chiesto i domiciliari per una 59enne e l'interdizione per un anno per una avvocatessa.

All'interrogatorio preventivo, infatti, Cagnazzo, difeso dall'avvocato Claudio Percolla, si è assunto la piena responsabilità dei fatti scagionando le altre due indagate. La 59enne (attualmente in carcere per altre vicende giudiziarie) assistita dagli avvocati Marino Galeandro e Gaetano Vitale, ha respinto ogni addebito negando di aver preso parte ai raggiri e affermando di aver esclusivamente mostrato gli immobili e svolto le altre attività di contatto in qualità di dipendente dell'uomo. Anche l'avvocatessa, difesa dall'avvocato Egidio Albanese, ha dichiarato di essersi fidata del 58enne e aver agito in assoluta buona fede.
L'inchiesta condotta dai carabinieri della sezione di Polizia giudiziaria della procura ionico, ha portato alla luce secondo l'accusa, hanno permesso di ricostruire una serie di episodi che avrebbero permesso di incassare una somma di circa 70mila euro ora finita sotto sequestro.

In particolare a luglio 2024 è giunta la comunicazione a una donna tarantina dell'aggiudicazione di un'asta pubblica indetta dal Tribunale di Taranto per l’acquisto di un immobile in viale Jonio per la somma di 41mila euro e per dimostrarlo è stata predisposta una falsa ordinanza di aggiudicazione per indurla a versare sul conto corrente dell’avvocata la somma di circa 40mila euro. L’immobile, però, era in realtà stato aggiudicato a un’altra persona.

Pochi giorni dopo, sarebbe stato messo a segno un altro colpo: dopo aver ottenuto l’incarico da una coppia di partecipare all’asta giudiziaria per un immobile di Massafra, l'agente immobiliare e l'avvocata, secondo la procura, hanno spiegato alla coppia che quel bene se l’era aggiudicata una persona che in realtà non era in grado di pagare quella somma e, aggiungendo falsamente di aver già ottenuto l’ok dalla banca per l’erogazione del mutuo, hanno convinto la coppia a versare loro 35mila euro per avviare trattative con l’aggiudicatario. In realtà, gli accertamenti dei carabinieri della sezione di polizia giudiziaria hanno accertato che la vendita era stata conclusa ben prima che le fasulle trattative fossero avviate.

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