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A Bari i sindacati in protesta: «Il Governo non ci ha ascoltato». Salvini: «Diritto allo sciopero di una minoranza non può ledere diritto al lavoro»

 
Redazione online

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La manifestazione Cgil e Uil punta il dito contro il ministro, al Porto per un incontro: «Vorremmo portargli una copia della Costituzione»

Venerdì 17 Novembre 2023, 10:54

15:49

È in corso a Bari nella centrale piazza Massari, il presidio organizzato da Cgil e Uil in occasione dello sciopero proclamato contro la manovra e le politiche economiche e sociali del governo Meloni. Nella piazza, che appare gremita, secondo i sindacati, ci sono più di 1.500 persone con le bandiere delle due sigle sindacali.

Sul palco si alternano i segretari delle diverse categorie e i lavoratori, che chiedono di «ridare dignità al lavoro, la spina dorsale del nostro Paese». Il dito è puntato anche contro la precettazione decisa dal ministro del Trasporti, Matteo Salvini che oggi è a Bari e in mattinata partecipa ad un incontro al porto. Proprio per questo una delegazione di 40 lavoratori e lavoratrici si è spostata all’incgresso del porto di Bari per un presidio di protesta contro la precettazione e "per ricordare l’importanza dell’articolo 40 della Costituzione che sancisce il diritto allo sciopero».

«Questo governo non ha tenuto conto di alcuna nostra rivendicazione, oggi inizia la prima di cinque giornate di mobilitazione, saremo su 60 piazze in Italia e concluderemo qui a Bari il primo dicembre con il nostro segretario generale Bombardieri». Lo ha detto il segretario generale di Uil Puglia, Gianni Ricci, a margine del presidio nel centro di Bari in occasione dello sciopero nazionale proclamato da Uil e Cgil. «È un governo che non ha ascoltato per niente quello che il popolo, il Paese reale, sta chiedendo - ha aggiunto -. Stiamo pesando ancora una volta sui dipendenti pubblici, sui pensionati. Non stiamo dando prospettive ai giovani di questo Paese».

(nelle videointerviste parlano i sindacalisti Ficco e Toma)

I sindacati contestano la precettazione decisa dal ministro in occasione dello sciopero generale. Domenico Ficco, segretario Cgil Bari, ha detto che «saremmo lieti di incontrarlo e regalargli una copia della Costituzione. Quello che è stato fatto dal ministro è un tentativo di limitare la libertà di manifestare un dissenso nel nostro Paese" Per Andrea Toma, della Uil, «lo sciopero è un grido di vita e le persone hanno bisogno di recuperare la loro dignità e il loro futuro».

«È uno sciopero che mette al centro le condizioni del lavoro, a partire dai salari, molti contratti collettivi sono fermi, non si interviene sulla sanità, sulle infrastrutture e sul tema dei trasporti». Lo ha detto la segretaria generale di Cgil Puglia, Gigia Bucci, a margine del presidio nel centro di Bari in occasione dello sciopero nazionale proclamato da Cgil e Uil. Questo, ha aggiunto, «è uno sciopero che esprime un forte disagio, con percentuali di adesione sui luoghi di lavoro che, in queste ore, toccano e superano il 50%».
«La volontà di precettare i lavoratori - ha spiegato Bucci - la vediamo come il segnale di voler limitare le libertà costituzionali rispetto a uno sciopero che avrebbe messo in ginocchio il Paese». «Questo Paese - ha chiarito - va avanti perché ci sono i lavoratori e le lavoratrici, diversamente sarebbe complicato mantenere in piedi il sistema economico e industriale».

«Alla politica e al ministro Salvini chiediamo che rispettino le libertà costituzionali, i diritti e i lavoratori». Lo ha detto la segretaria generale di Cgil Puglia, Gigia Bucci, a margine del presidio nel centro di Bari in occasione dello sciopero nazionale proclamato da Uil e Cgil. il riferimento è alla precettazione che ha ridotto a quattro ore lo sciopero nazionale, disposta dal ministro dei Trasporti Matteo Salvini, presente proprio oggi al porto di Bari.
«Lo sciopero - ha proseguito Bucci - non è la decisione del segretario generale di un’organizzazione sindacale, ma una volontà condivisa, la richiesta della base dei lavoratori che esprimono un disagio». Quanto alla decisione di Cisl di non partecipare allo sciopero, Bucci ha chiarito che la mobilitazione «aiuta a rivendicare un confronto quando un confronto non c'è. Quanto alla Cisl, prima o poi i lavoratori chiederanno conto, perché continuare a dire che non è il momento di bloccare il Paese in un momento in cui la politica arretra le condizioni delle persone non è possibile».

In Puglia è di circa il 70% la percentuale di adesione allo sciopero nazionale proclamato per protestare contro la manovra e le politiche economiche e sociali del governo Meloni. Lo comunicano Uil e Cgil Puglia. Il dato si riferisce alla media dei settori coinvolti, ovvero pubblico impiego (sanità, enti locali, scuola, università, comprese le aziende degli appalti), trasporti, igiene ambientale e lavanderie industriali. Si tratta, chiariscono i due sindacati, di un dato ancora parziale.

AVVIARE CONFRONTO CON LA REGIONE

«Dobbiamo iniziare subito un confronto con il governo regionale, ci sono una serie di questioni lasciate aperte, soprattutto la sanità, diventato un tema centrale». Lo ha detto il segretario generale di Uil Puglia, Gianni Ricci, a margine del presidio nel centro di Bari in occasione dello sciopero nazionale proclamato da Uil e Cgil. "L'anno scorso - ha detto Ricci - questa Regione ha chiuso il bilancio sanitario con 470 milioni di euro di disavanzo. Quest’anno dobbiamo intervenire prima affinché ad aprile, quando si chiuderà il nuovo bilancio regionale, non sia necessario alzare le tasse in questa regione, creando un ulteriore danno ai cittadini».
Quanto alla decisione di Cisl di non partecipare allo sciopero, Ricci ha detto che «lo sciopero probabilmente alza il confronto, in un pluralismo sindacale ognuno può fare quello che ritiene opportuno, noi come Uil insieme alla Cgil abbiamo ritenuto che fosse arrivato il momento di dire adesso basta».

SALVINI ARRIVATO AL PORTO RISPONDE

«Sono orgoglioso che oggi 20 milioni di italiani possano muoversi liberamente perché il diritto allo sciopero di una minoranza non può ledere il diritto al lavoro della maggioranza». 

«Il diritto allo sciopero è sacrosanto, per lavoratrici e lavoratori, e nessuno lo mette né lo metterà in discussione. È altrettanto sacrosanto il diritto al lavoro, allo studio, alla mobilità, per milioni di italiani che hanno diritto di prendere i mezzi pubblici, i treni, gli autobus. Quindi oggi c'è un diritto di sciopero esercitato dalle 9 alle 13 ed è giusto che chi ritiene di aderire abbia aderito».

DELEGAZIONE SINDACATI RICEVUTA DAL PREFETTO DI BARI

Nel corso del presidio organizzato a Bari da Cgil e Uil in occasione dello sciopero nazionale una delegazione dei due sindacati, guidata dal segretario generale di Uil Puglia, Gianni Ricci, e dal segretario generale di Cgil Bari, Domenico Ficco, è stata ricevuta dal prefetto di Bari, Francesco Russo. Al prefetto è stato consegnato un documento con le richieste rivolte al governo ed è stata ribadita «la contrarietà rispetto all’atteggiamento del vice premier Salvini, con un atto di precetto fuori luogo rispetto a una protesta legittima e pacifica», hanno detto. In piazza, secondo i due sindacati, si sono riunite circa 2.500 persone. Fra loro anche una delegazione di studenti delle scuole superiori, che si sono uniti al presidio arrivando in corteo. Fra le bandiere dei due sindacati, c'è anche un bandiera arcobaleno della pace e una della Palestina.

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