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Potenza, pensioni a falsi invalidi Inps truffato: 6 misure cautelari

 
Redazione online

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I coinvolti sono accusati di associazione a delinquere finalizzata alla consumazione di truffa ai danni dell'istituto

Lunedì 23 Settembre 2019, 09:34

15:34

Associazione per delinquere finalizzata alla consumazione di truffa ai danni dell’Inps in relazione all’indebita percezione di pensioni di invalidità ed indennità di accompagnamento: è l’accusa per alcune persone nei confronti delle quali la Squadra mobile di Potenza sta eseguendo vari provvedimenti cautelari richiesti della Procura della Repubblica ed emessi dal Gip del Tribunale del capoluogo lucano.

Un falso cieco ripreso mentre giocava a carte, una persona affetta da una grave patologia depressiva che partecipava quasi quotidianamente a rassegne canore come cantante folk e un altro falso invalido che si presentava dal medico sulla sedia a rotella ma che poi tornato a casa si «rialzava» e andava a coltivare il proprio terreno con una zappa. Sono alcuni dei casi più eclatanti di truffe all’Inps (per alcune centinaia di migliaia di euro) scoperte dalla Squadra mobile di Potenza nell’ambito dell’operazione «Il Canto delle Sirene».
I provvedimenti cautelari emessi dal gip del capoluogo lucano su richiesta della Procura della Repubblica di Potenza hanno riguardato sei persone tra cui faccendieri, medici e avvocati, "facenti parte - secondo l’accusa - di un’associazione per delinquere finalizzata alla corruzione, alla truffa e vari falsi ai danni dell’Inps» per l’erogazione della pensione o dell’indennità di accompagnamento.

Cinque persone sono state arrestate e poste ai domiciliari nell’ambito dell’operazione contro le truffe all’Inps condotta dalla Polizia a Potenza e nella quale risultano indagate 40 persone. Per una sesta persona, invece, è stato notificato il provvedimento di interdizione dai pubblici uffici. Sono ai domiciliari Carmela Abate, Francesco Di Giovanni, Antonio Covella, Umberto Sica, Annina Di Giacomo, mentre l’interdizione riguarda Aurora Leone De Magistris.
Inoltre - secondo quanto reso noto in una conferenza stampa che si è tenuta negli uffici della Procura della Repubblica di Potenza - sono state effettuate due perquisizioni nei confronti di un ex componente di un Caf e di un medico potentino.

Avevano messo in piedi, probabilmente da anni, un’associazione per delinquere per truffare l’Inps e ottenere quindi un’indebita percezione di pensioni di invalidità e indennità di accompagnamento, reclutando nel Potentino anziani compiacenti che dovevano fingersi invalidi, e organizzando tutte le procedure con l’aiuto di avvocati, sanitari e medici.
I particolari dell’operazione sono stati illustrati stamani a Potenza, nel corso di una conferenza stampa, dal Procuratore della Repubblica, Francesco Curcio, dalla pm Sarah Masecchia e dal dirigente della Squadra mobile, Donato Marano. L’operazione "Il canto delle sirene» ha portato quindi a cinque arresti domiciliari - per Carmela Abate, Francesco Di Giovanni, Antonio Covella, Umberto Sica e Annina Di Giacomo - a un provvedimento di interdizione dai pubblici uffici, per Aurora Leone De Magistris, e a 40 indagati. Sono inoltre state effettuate due perquisizioni nei confronti di un ex componente di un Caf e di un medico potentino.
Le indagini sono cominciate circa un anno e mezzo fa grazie a un’intercettazione, per un diverso filone di indagini, da cui sono emerse tracce del meccanismo. Alcuni «faccendieri" reclutavano gli anziani disposti a fingersi invalidi, seguendo poi l’iter burocratico in tutte le sue fasi: una volta ottenuto il beneficio economico, gli arretrati di pensioni di invalidità e indennità di accompagnamento venivano divisi in parti uguali tra faccendieri, sanitari e il falso invalido, con una quota ai medici in relazione a una specifica tariffa, e altri mille euro per ogni causa «aggiustata». Dai pedinamenti e dalle osservazioni ambientali sono emersi poi casi «paradossali», con un falso cieco ripreso mentre giocava a carte, una persona affetta da una grave patologia depressiva che partecipava quasi quotidianamente a rassegne canore come cantante folk, e un altro falso invalido che si presentava dal medico sulla sedia a rotella, il quale una volta a casa si «rialzava» e andava a coltivare il proprio terreno. Il danno stimato per lo Stato, fino a ottobre dello scorso anno, è stato di circa 130 mila euro

(video Tony Vece)

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