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Porto Cesareo, turisti calpestano le dune e distruggono la staccionata: partono i controlli VIDEO

 
francesca di tommaso

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francesca di tommaso

La battaglia di Legambiente per tutelare l'area protetta. Aquaro: «La nostra risposta è potenziare la vigilanza degli ispettori ambientali»

Domenica 24 Agosto 2025, 18:47

21:02

PORTO CESAREO - Giornata in spiaggia in una domenica di fine agosto. Una comitiva di persone, dopo aver trascorso la giornata sulla spiaggia, risale verso il paese attraverso le dune di sabbia. Sacche, ombrelloni, borse frigo a tracolla sotto il sole ancora alto e voilà: qualcosa occupa troppo le mani di una bagnante che pensa bene di lanciare l'impiccio al di là delle dune, con una mossa degna di lancio del disco. In realtà, c'è poco da fare gli spiritosi; intanto la scena si svolge a Porto Cesareo, area naturale marina protetta. La staccionata in legno, posta a tutela delle dune è rotta, consentendo la risalita attraverso un cordolo dunale non protetto. E a nulla vale la presenza dei cartelli di avviso affissi dal Comune di Porto Cesareo. 

«Sembra che l'estate la gente dia il peggio di sé - commenta amareggiato Lugi Massimiliano Aquaro, presidente del Circolo Legambiente Porto Cesareo e responsabile degli ispettori ambientali volontari comunali -. Noi non ci fermiamo di certo, anzi abbiamo deciso di potenziare le uscite degli ispettori: già dall'inizio dell'estate non ci limitiamo alle tre uscite settimanali ma, compatibilmente con il concetto di volontarietà che ci contraddistingue, le abbiamo aumentate. Così come ahimè sono aumentati i motivi di sanzione». 

Gli ispettori, infatti, possono conferire multe quanto all'errato conferimento di rifiuti (altra nota dolente) in accordo con il Comune, e sanzionare per le situazioni di bivacco, attraverso la polizia amministrativa e in accordo con il Parco. «Porto Cesareo, che sulla carta ha 6.300 abitanti, nel periodo estivo raggiunge anche 150mila presenze giornaliere, tra gitanti e residenti estivi - continua Aquaro - e la copertura della vigilanza ambientale copre 20 km di costa. Non è semplice». 

Il video, che appare su Fb di Legambiente Porto Cesareo, è solo la ciliegina sulla torta di una serie di comportamenti "creativi" sulle spiagge. «Di intesa con l’Ufficio del Parco e con il Comune di Porto Cesareo, i nostri servizi di vigilanza ambientale mirano anche al contrasto del fenomeno diffuso di sosta selvaggia delle auto all’interno della Riserva Regionale, sulla spiaggia, sugli scogli e sui piedi dunali». «A Porto Cesareo, da un ventennio, ci sono ben due aree protette, istituite da leggi che prevedono censure per pratiche pressoché superate: tra queste, tra le tante, si annovera anche il divieto di parcheggiare sulle aree sensibili della Riserva» si legge su Fb. Aquaro non dispera: «Siamo fiduciosi: come siamo riusciti a debellare i falò sulla spiaggia la notte di San Lorenzo, speriamo che i tanti che si indignano di fronte a questi atteggiamenti ci aiutino a salvaguardare il nostro mare».

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