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Roccarainola, esplosione fabbrica fuochi d'artificio: un morto

 
fonte Ansa

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Un'esplosione con un morto si è verificata in una fabbrica di fuochi d'artificio a Roccarainola, in provincia di Napoli. Sul posto carabinieri e vigili del fuoco.

Giovedì 06 Luglio 2023, 16:37

NAPOLI - Un'esplosione si è verificata in una fabbrica di fuochi d'artificio a Roccarainola, in provincia di Napoli. Sul posto i carabinieri e i vigili del fuoco. La tragedia ha causato la morte di un operaio classe 1972 le cui procedure per il riconoscimento sono terminate da poco.

La fabbrica si trova in un'area isolata, in località Gargani nel comune di Roccarainola. La deflagrazione, potente, è stata avvertita in una vasta zona. Dal luogo dello scoppio si leva un'alta colonna di fumo visibile per chilometri.

Ospitava il laboratorio in cui si miscelano le sostanze pirotecniche il casotto dove è avvenuta l'esplosione sulle colline che sovrastano Roccarainola, nel Nolano. Al suo interno stamattina c'era al lavoro l’operaio che ha perso la vita. Completamente sbriciolata la struttura. Le foto dall’alto danno l’idea di uno scenario apocalittico: alberi carbonizzati, la sagoma della struttura che non c'è più, un piccolo cratere nel punto dove verosimilmente c'è stata l'esplosione.

L’azienda di fuochi pirotecnici interessata dall’incidente è organizzata su più strutture: un corpo centrale con gli uffici e poi tante piccole strutture disseminate lungo la collina dove materialmente si lavorano i fuochi d’artificio. Una separazione necessaria per evitare che l'esplosione di una danneggi a catena tutte le altre.

Esplosione fabbrica fuochi: sindaco, piangiamo un'altra vittima

«E' stata un’esplosione fortissima, avvertita in un raggio ampio: in tanti si sono riversati in strada uscendo dalle case terrorizzati. E purtroppo c'è una vittima da piangere». All’Ansa il sindaco di Roccarainola (Napoli), Giuseppe Russo, racconta i frangenti che sono seguiti all’esplosione della fabbrica di fuochi d’artificio e l'amarezza una volta appreso del ritrovamento del cadavere dell’operaio dato per disperso.

«Per fortuna, come impone la legge - spiega Russo - la fabbrica si trova in collina, in una zona lontana e isolata dal centro abitato. Ciò nonostante lo spavento è stato enorme, anche alla luce del precedente di tanti anni fa che riguardò la stessa fabbrica». Il sindaco Russo si è recato sul posto dove è atteso l’arrivo del magistrato incaricato delle indagini. Con lui carabinieri, vigili del fuoco, medici e infermieri.

«Ad esplodere - spiega - è stato uno dei due casotti di cui si compone la fabbrica, una delle due rimaste sul nostro territorio dove c'è una antica tradizione in fatto di fuochi pirotecnici e dove fino a poco tempo fa le fabbriche presenti erano tre. I proprietari sono della provincia: uno è originario di Visciano, l’altro di Ercolano».

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