Giovedì 09 Ottobre 2025 | 05:24

Le telecamere nella provincia BAT: contro i reati al servizio della legalità

 
Gianpaolo Balsamo

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Gianpaolo Balsamo

La App BatCam nasce dalle esperienze degli investigatori e presto sarà utilizzata da tutte le forze di polizia del territorio per mappare gli impianti video presenti

Giovedì 09 Ottobre 2025, 03:00

Tempi duri per ladri agricoli, autori di furti vari o, più in generale, per chi commette un reato nella provincia di Barletta-Andria-Trani.

Da qualche settimana, infatti (anche se non è ancora operativo per tutte le forze di polizia presenti sul territorio della sesta provincia pugliese), i poliziotti della Questura BAT potranno avvalersi di «BatCam», un’applicazione innovativa, consultabile su tablet e smartphone, che è in realtà frutto di una trovata tecnologica e metodologica ideata e implementata per sperimentare, per la prima volta in Italia, un approccio innovativo ai problemi di sicurezza urbana.
«Si tratta di un’applicazione che sarà utilizzata solo dalle forze di polizia e che consente la mappatura e la geo-localizzazione in tempo reale degli impianti di videosorveglianza presenti nell’intera provincia di Barletta Andria e Trani - spiega il Questore della Bat, Alfredo Fabbrocini - garantendone nelle sedi istituzionali, una gestione manageriale, integrata ed ergonomica, oltre che ridurre i tempi di intervento di tutte le forze dell’ordine sul territorio e rendere più efficace l'attività investigativa della Polizia di Stato».

Questore, in altre parole tutti gli impianti di videosorveglianza presenti sul territorio vengono messi in rete?
«In realtà l’uso di tale applicazione sarà riservato solo alle forze di polizia. D’altra parte, quello che noi facciamo con “BatCam” è essenzialmente il censimento di tutte le telecamere presenti sul territorio della nostra provincia, sia pubbliche che private».

Ci può spiegare meglio?
«La normativa italiana di principio prevede la conservazione delle immagini delle telecamere di videosorveglianza per alcune ore. Il fatto di avere già la mappatura con l'indicazione, l'ubicazione, i riferimenti anche delle persone che detengono quel dato, ci permette celermente di bloccare le immagini e acquisirle, in maniera tale poi da poter procedere all'azione successiva. È accaduto, per esempio, in occasione della cattura di un latitante algerino (arrestato ad Andria, qualche giorno fa in esecuzione di un mandato di arresto europeo, emesso dal Tribunal de Grand Istance de Lyon, per omicidio premeditato, ndr): grazie all’applicazione BatCam durante la notte già avevamo identificato la sua presenza sul territorio».

Questore, come nasce questa applicazione?
«Questo progetto nasce dalla fusione delle competenze investigative della Polizia di Stato e con il “Gruppo Tecno”, società internazionale leader nel settore “Sustain Tech”, che ha finanziato la realizzazione del progetto a cui hanno contribuito, con ruoli diversi, le amministrazioni comunali del territorio e le relative forze di Polizia). L’applicazione è ancora in fase sperimentale, per cui non l'abbiamo ancora diffusa a tutte le forze di polizia perché la stiamo perfezionando, però di fatto il sistema è già in parte operativo».

La App è stata presentata recentemente a DigithON di Bisceglie. Quando potrà essere utilizzata da tutte le forze di polizia?
«Entro la fine dell’anno sicuramente. L’obiettivo è quello di accorciare la tempistica di intervento a seguito della commissione di un reato, di un qualsiasi reato (commesso in centro o in periferia o in zona agricola) utilizzando nel più breve tempo possibile immagini registrate da videocamere pubbliche o da impianti privati ed al contempo, fornire uno strumento efficace per meglio controllare il territorio con la futura implementazione delle telecamere stesse».
L’auspicio è che tale applicazione possa essere essere estesa anche alle altre province pugliesi. Tornerebbe utile, per esempio, specie in questo periodo, per arginare e individuare gli autori dei ingenti furti di prodotti agricoli…
«Il progetto, come detto, è ancora in fase sperimentale. Auspichiamo che attraverso la BatCam la nostra provincia diventi più sicura».

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