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Andria, smantellata rete di spaccio: trenta arresti, coinvolta anche una donna VIDEO

Andria, smantellata rete di spaccio: trenta arresti, coinvolta anche una donna VIDEO

 
Redazione online

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Sono tutti andriesi tra i 19 e i 64 anni: avevano creato una sorta di fortezza dello smercio di droga

Mercoledì 01 Ottobre 2025, 07:49

11:49

Gli agenti della Squadra mobile della questura di Andria hanno eseguito una ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 30 persone accusate a vario titolo di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Degli indagati, che sono di Andria e hanno un’età compresa tra i 19 e i 64 anni, venti sono finiti in carcere e dieci agli arresti domiciliari. Tra loro vi è è una donna.
Secondo quanto accertato dalle indagini iniziate nel gennaio dello scorso anno e coordinate dalla Procura di Trani, gli indagati avrebbero creato in città una fitta rete di spaccio di sostanze stupefacenti dando vita a una sorta di fortezza dello smercio di droga, da qui il nome dell’inchiesta Oppidum.

Dalle indagini è emersa la presenza, ad Andria, di sei gruppi criminali distinti, ciascuno con una propria zona di spaccio: San Valentino, villa comunale, centro storico, Monticelli, Sacro Cuore e viale Virgilio.

Il modus operandi era simile in tutte le aree monitorate. I clienti venivano gestiti dai cosiddetti centralinisti, che fissavano telefonicamente orario e luogo dell’incontro. A quel punto il pusher designato raggiungeva l’acquirente – spesso a bordo di monopattini o biciclette elettriche – per consegnare la droga. In alcuni casi, le cessioni avvenivano in maniera estemporanea, durante le normali attività quotidiane dello spacciatore. In un’intercettazione, ad esempio, un indagato contattava il cliente mentre si trovava con la famiglia a fare rifornimento, dicendogli: «Vieni alla benzina, sto facendo nafta, vieni ora». Poco dopo, lo scambio avveniva sotto gli occhi degli investigatori.

Le attività tecniche hanno inoltre evidenziato un’evoluzione delle dinamiche di spaccio: non più la classica “piazza” intesa come luogo fisso, ma un sistema diffuso e più fluido, con zone di operatività estese e spacciatori in costante movimento, fattore che ha reso ancora più complessa l’attività di individuazione.

Nel corso delle investigazioni sono state accertate 55 violazioni dell’articolo 75 del D.P.R. 309/90 e sono scattati sei arresti in flagranza, con sequestri di 150 grammi di cocaina, 3 grammi di eroina, 57 grammi di hashish e 190 grammi di marijuana.

Contestualmente all’esecuzione delle misure, il Questore di Barletta-Andria-Trani ha applicato nei confronti di tutti gli indagati il cosiddetto DASPO “fuori contesto”. Si tratta di un provvedimento di prevenzione introdotto dal Decreto Sicurezza bis del 2019, che consente di estendere il divieto di accesso alle manifestazioni sportive anche a soggetti denunciati o condannati per reati come lo spaccio di stupefacenti. L’obiettivo è evitare infiltrazioni della criminalità organizzata nelle tifoserie e impedire la presenza negli stadi di individui ritenuti socialmente pericolosi.

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