BARI - «Facciamo parte della stessa famiglia della grande coalizione del centrosinistra che si è divisa solo per far coincidere le primarie con il primo turno, ma gran parte del programma è un programma comune»: lo ha detto il candidato del centrosinistra alle Comunali di Bari, Vito Leccese, a margine di un incontro pubblico assieme all’altro candidato del centrosinistra, Michele Laforgia, uscito battuto al primo turno.
Leccese e Laforgia hanno siglato un patto politico anche se non c'è stato apparentamento ufficiale.
«Io e Michele - ha detto Leccese - vogliamo una città più giusta, più inclusiva, più verde e più sostenibile. La legalità è un pre requisito, oggi abbiamo firmato un atto di impegno per rafforzare i sistemi di controllo nell’amministrazione comunale, ma c'era già una intesa forte tra me e Michele rispetto alla necessità di ritrovarci uniti dopo il primo turno elettorale». "Un accordo politico - ha concluso - che prelude a un accordo di governo della città».
L'AFFONDO DI BELLOMO (LEGA): SINISTRA RUBA SEGGI ALL'OPPOSIZIONE
«Se il buongiorno si vede dal mattino, l’eventuale nuova amministrazione di sinistra partirebbe con il piede sbagliato. Credo sia davvero sconcertante il pericolo che, in caso di malaugurata vittoria di Leccese, si va materializzando in termini di tribuna delle minoranze. Non dare all’apparentamento Leccese-Laforgia un rilievo formale, con l’evidente quanto ingannevole scopo di rubare seggi alla reale opposizione per favorire quella falsa, è un peccato originale difficile da accettare, con conseguenze anche sui rapporti parlamentari». Lo dichiara il deputato della Lega, Davide Bellomo, componente della Commissione Giustizia della Camera.
«Mi chiedo, infatti, come la sinistra potrebbe parlare a Montecitorio o a palazzo Madama di legalità, trasparenza e correttezza istituzionale dopo un comportamento che non ha nulla da invidiare a quelli dei vecchi regimi comunisti. Naturalmente - aggiunge - questo è un motivo in più per non votare Leccese, preferendogli Romito. Nel segno della verità e del rispetto verso gli avversari politici, con una dialettica consiliare impostata su basi di serietà e di onestà. Bloccando sul nascere giochini di potere che nulla hanno a che fare con la buona amministrazione».
Parlamentari FI Puglia, scorrettezza centrosinistra a Bari
«Sventolano la bandiera della democrazia, ma di democratico c'è davvero poco in quello che stanno facendo nel centrosinistra barese: non dando all’apparentamento Leccese-Laforgia un rilievo formale, gli amici di Decaro ed Emiliano, in caso di una loro vittoria, occuperanno anche parte dei banchi riservati all’opposizione». Lo dichiarano i parlamentari pugliesi di Forza Italia Dario Damiani, Rita Dalla Chiesa, Andrea Caroppo, Vito De Palma e Giandiego Gatta. «Bulimia di potere e di poltrone - aggiungono - assenza di rispetto delle regole poste a presidio della democrazia nelle nostre istituzioni: Vendola, Larforgia e Conte sono dei democratici a corrente alternata o sono proprio tarocchi? Mai si era verificata una tale sfacciataggine e una tale protervia nel calpestare le regole democratiche. E’ la ragione per la quale i baresi non avranno sulla scheda elettorale anche i simboli che sostengono Laforgia: la furbizia, però, non sempre paga nella vita. E se paga nelle urne, il prezzo è la propria credibilità politica».