BARI - Michele Laforgia torna ad attaccare il sindaco uscente Antonio Decaro sul caso di Pierluigi Vulcano, presidente del consorzio Asi che ha ricevuto un pignoramento di 380mila euro per imposte non pagate.
«Mi sorprende - ha detto Laforgia durante il dibattito organizzato dall'Università di Bari - che si accetti l'idea che a capo di un consorzio pubblico, con nomina fatta dal Comune, ci sia una persona che non ha la regolarità contributiva fiscale».
Poi la polemica anche sul caso di Titti De Simone, consigliera del governatore Emiliano: «Ho letto che si fanno interrogazioni parlamentari sull'attività che svolge una persona nello staff della Regione, casualmente candidata con me...».
Vito Leccese, candidato del Pd, non ha partecipato al dibattito.
Romito: anche centrosinistra Bari si accorge problema nomine
«Finalmente anche il centrosinistra si accorge del grave problema delle nomine all’interno delle partecipate, di Comune e Regione. Lo abbiamo denunciato negli ultimi 10 anni quando eravamo all’opposizione in consiglio comunale, l’ho detto all’inizio di questa campagna elettorale e l'ho ripetuto durante l’incontro organizzato nel pomeriggio al Galleria. Ma come ho fatto presente a Michele Laforgia, questo vale per tutti». Lo ha detto il candidato del centrodestra alle Comunali di Bari, Fabio Romito, commentando le dichiarazioni dell’altro candidato sindaco, Michele Laforgia. «Per il presidente dell’Asi, Vulcano, ma anche per la consigliera di Emiliano, ex presidente del Pd, Titti De Simone, candidata con Laforgia, che non è in grado di dimostrare con le carte, il lavoro per il quale è stata remunerata. Non basta chiedere le dimissioni di Vulcano, bisogna resettare tutto il sistema di potere di questa sinistra», conclude.