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25 aprile, le celebrazioni a Bari. Decaro: «L'antifascismo è alla base della nostra storia». Leccese: «Rammaricato da assenza centrodestra»

 
Redazione online (video Donato Fasano)

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Redazione online (video Donato Fasano)

Manifestazioni in tutta la Puglia, il primo cittadino barese: «Vogliamo dare eco alle parole di Scurati, censurato nella sua libertà d'espressione»

Giovedì 25 Aprile 2024, 12:34

21 Maggio 2024, 16:23

BARI - «È nostro dovere ricordare, a chi solo pochi giorni fa ha detto che il termine antifascista è 'troppo generico' e che l’antifascismo ha portato nel tempo tanti morti, che al contrario la storia ci insegna che il termine antifascista è denso di significati e di valori fondanti la nostra comune storia». Lo ha detto il sindaco di Bari e presidente dell’Anci, Antonio Decaro, nel discorso pronunciato durante le celebrazioni del 79esimo anniversario della Liberazione nazionale, al Sacrario dei caduti d’oltremare di Bari. Il riferimento è alle parole del ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, pronunciate lo scorso 21 aprile, in cui aveva fra le altre cose definito «troppo generico» il termine antifascista.
«Entrambi - ha aggiunto Decaro - si leggono tra le righe della nostra Costituzione, la stessa Costituzione su cui giuriamo noi sindaci al momento dell’insediamento e sui cui giurano anche i ministri della nostra Repubblica». «Ancora - ha detto - quei morti fieramente antifascisti sono le stesse donne e uomini ammazzati in più di vent'anni di dittatura nel nostro Paese».

«In questa giornata di libertà in cui si celebra la Liberazione del nostro Paese, vogliamo dare eco alle parole di Antonio Scurati, scrittore, intellettuale e cittadino censurato nella sua libertà di espressione». È uno dei passaggi del discorso pronunciato dal sindaco di Bari, e presidente dell’Anci, Antonio Decaro, durante le celebrazioni del 79esimo anniversario della Liberazione nazionale, al Sacrario dei caduti d’oltremare di Bari.
Decaro ha quindi letto alcuni passaggi del discorso che Scurati avrebbe dovuto tenere durante una trasmissione della Rai: «Finché quella parola - antifascismo - (scrive Scurati) non sarà pronunciata da chi ci governa, lo spettro del fascismo continuerà a infestare la casa della democrazia italiana». Decaro ha aggiunto che «finché noi saremo cittadini liberi di ritrovarci nelle celebrazioni del 25 aprile, continueremo a testimoniare il nostro impegno per garantire a tutti, sempre e ovunque, il pieno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione».

Il 25 aprile è una «festa che vede unita la nostra comunità nel ricordo commosso e grato di chi ha lottato per i nostri diritti e per i nostri doveri. Non una festa di una parte sola, ma di tutte le Italiane e gli Italiani che si riconoscono nelle parole e nei valori dell’antifascismo». È uno dei passaggi del discorso pronunciato dal sindaco di Bari e presidente dell’Anci, Antonio Decaro, durante le celebrazioni del 79esimo anniversario della Liberazione nazionale, al Sacrario dei caduti d’oltremare di Bari.
Decaro ha ricordato i «pezzetti di storia che anche la nostra città custodisce nelle pietre d’inciampo che ricordano la strage di via Nicolò dell’Arca del 28 luglio 1943, come in quelle della città vecchia che ricordano il coraggio del generale Bellomo, di Michele Romito e dei ragazzi della città vecchia che, opponendosi all’avanzata di una colonna di carri armati tedeschi, difesero il porto di Bari dalla distruzione il 9 settembre dello stesso anno».
«Storie - ha aggiunto - che hanno trovato dignità e riconoscimento nella medaglia d’oro al merito civile consegnata alla città di Bari nel 2007 dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano». Decaro ha rimarcato che sono «storie che questa città non ha dimenticato e non vuole dimenticare. Pezzetti di storia che raccontano una storia più grande: quella della Bari antifascista che, in più di un’occasione, si è battuta e ha contribuito alla Liberazione dell’Italia».

«Il nostro obiettivo non è fare la conta delle vittime, bensì riaffermare il senso di una storia che purtroppo si rischia di stravolgere se non si ha la volontà di dire parole chiare su quanto accaduto». È uno dei passaggi del discorso pronunciato dal sindaco di Bari e presidente dell’Anci, Antonio Decaro, durante le celebrazioni del 79esimo anniversario della Liberazione nazionale, al Sacrario dei caduti d’oltremare di Bari.
«Questa - ha aggiunto - dev'essere per tutti la condizione per ritrovarsi uniti nell’intento di pacificare un Paese che oggi deve ritrovare la sua unità nei valori democratici e repubblicani in un’Europa fortemente indebolita da una guerra che ormai va avanti da più di due anni». «Una guerra drammatica, - ha detto - feroce e assurda come tutte le guerre che in questo momento continuano a funestare il pianeta».

LECCESE: RAMMARICATO DA ASSENZA CENTRODESTRA

«Non posso nascondere il rammarico per l’assenza di rappresentanti del centrodestra alla cerimonia di questa mattina a Bari. La Liberazione è una festa di tutti gli italiani. Chi se ne dimentica permette al fascismo di minare le basi dei valori democratici su cui è stata fondata la nostra Repubblica». Lo ha detto il candidato sindaco alle Comunali di Bari, Vito Leccese (sostenuto da Pd, Verdi e Azione), a margine delle celebrazioni per il 25 aprile.
Leccese si unisce «alle parole del sindaco di Bari Antonio Decaro che, nel corso della consueta celebrazione al Sacrario militare dei caduti d’oltremare, ha citato Scurati ricordando come chi governa dovrebbe sempre pronunciare la parola antifascismo, per non correre il rischio di infestare la democrazia italiana». «L'antifascismo non è un tema di cui discutere - ha aggiunto -. È nel Dna della nostra Repubblica democratica». «Chi crede nella Costituzione, a maggior ragione, crede nel valore del 25 aprile», ha concluso.

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(video Maizzi)

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