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Gambizzarono pregiudicato al San Paolo e ferirono fidanzata minorenne: 4 arresti

 
Redazione online

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Il movente nella lotta fra clan. Obbligo di dimora per una donna che ha tentato di depistare le indagini

Venerdì 30 Settembre 2022, 11:13

13:24

Nel corso della mattinata, i militari del Comando Provinciale Carabinieri di Bari hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di misura cautelare nei confronti di 4 persone, in carcere, ed una sottoposta all’obbligo di dimora, ritenute responsabili, a vario titolo, di concorso in duplice tentato omicidio, favoreggiamento, porto e detenzione di arma comune da sparo, esplosione di colpi di arma da fuoco, con l'aggravante del metodo mafioso.

Intorno alle 19.30 del 19 marzo scorso, nel centralissimo viale delle Regioni del quartiere San Paolo di Bari, tre uomini, di 48, 45 e 28 anni, per rispondere all’aggressione di un esponente di un gruppo rivale, un 24enne del posto - che, a sua volta, poche ore prima aveva esploso dei colpi di arma da fuoco nei confronti dell’abitazione di uno di loro - avrebbero affiancato la Suzuki Ignis del 24enne e gli avrebbero sparato 7 colpi, ferendolo all’anca e alla coscia destra, e colpendo la fidanzata 16enne alla gamba sinistra e alla caviglia destra. Una quinta persona indagata, una donna di 48 anni, avrebbe tentato di eludere le indagini e favorire l’impunità dei tre autori del duplice ferimento, fornendo false dichiarazioni e sporgendo una falsa denuncia di furto dell’auto utilizzata per l’agguato, fatta invece demolire e ricevendo in cambio 3mila euro in risarcimento.

Le indagini hanno consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico dei cinque indagati e di individuare il movente dei fatti: in carcere i quattro autori presunti dello scontro a fuoco e obbligo di dimora per la donna.

Dall’ordinanza che ha portato oggi ai quattro arresti per gli agguati tra clan rivali a Bari, emerge che il 24enne Nicola Cassano il pomeriggio del 19 marzo aveva sparato contro casa di Michele Minella, nel quartiere San Paolo, per vendicarsi di alcuni video pubblicati su TikTok in cui venivano presi in giro sia Cassano sia il clan a cui sarebbe affiliato, quello degli Strisciuglio. Inoltre, a quanto si evince da una intercettazione, nel momento in cui Cassano ha sparato nel cortile dell’abitazione di Minella stava giocando una bambina.
La risposta di Minella, del cognato Giovanni Montani e di Davide Pascazio non si fece attendere: poche ore dopo raggiunsero Cassano e spararono sette colpi di pistola contro l'auto in cui si trovava con la sua fidanzata 16enne, ferendo entrambi. Un agguato in stile «mafioso», viene evidenziato nell’ordinanza, perché a volto scoperto, alle 19.30 di sabato in una arteria principale del quartiere piena di gente, con sfrontatezza e con l’intento di intimidire i cittadini. Proprio le modalità dell’agguato vengono criticate da due amici di Cassano secondo i quali non è stato corretto colpirlo mentre era in auto con la sua ragazza: «Se devi andare a colpire vai», ma "non con la ragazza nella macchina».

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