Venerdì 12 Settembre 2025 | 18:37

Sindacati, prosegue protesta Yoox, proclamate 8 ore di sciopero

 
Ansa Agenzia

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Sindacati, prosegue protesta Yoox, proclamate 8 ore di sciopero

Presidio permanente dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 20

Venerdì 12 Settembre 2025, 16:55

(ANSA) - BOLOGNA, 12 SET - I lavoratori di Yoox hanno deciso di proseguire la protesta contro i 211 licenziamenti annunciati di recente dall'azienda di moda online. A seguito delle assemblee tenute in mattinata nella sede dell'Interporto - altre assemblee sono in programma lunedì nella sede di Zola Predosa - dipendenti e sindacati hanno votato all'unanimità per proclamare le restanti otto ore di sciopero, dopo la prima mobilitazione con presidio andata in scena nei giorni scorsi, previste a livello nazionale dal 15 settembre. Nel dettaglio, spiegano la Filcams-Cgil, la Fisacat-Cisl e la Uiltucs-Uil in una nota congiunta, le giornate di sciopero saranno organizzate per singoli settori a rotazione e coinvolgeranno tutti i dipendenti della sede, sia quelli interessati dalla procedura di licenziamento che quelli che conservano il posto. Entro la fine del mese tutti i lavoratori avranno effettuato una seconda giornata di sciopero. Le organizzazioni sindacali hanno predisposto un presidio statico presso la sede aziendale dalle 8 alle 20, dal lunedì al venerdì, per sostenere la vertenza durante tutte le giornate lavorative. "Vista l'enorme sostegno dei lavoratori alla nostra proposta di presidio permanente, da lunedì mattina saremo sempre al loro fianco sia sui tavoli di confronto sia fisicamente presso la sede aziendale", dichiarano i sindacati. Una prima apertura da parte dell'azienda sul fronte degli strumenti per la gestione della crisi emersa durante l'incontro avvenuto il 10 settembre "non è certo sufficiente per fermare la lotta e le rivendicazioni", affermano ancora le organizzazioni sindacali secondo cui "non è accettabile licenziare 211 persone senza valutare strumenti alternativi per la gestione della crisi". I sindacati valuteranno di sospendere la protesta "solo in caso l'azienda rivedesse totalmente la propria posizione". A giudizio dei rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil. la parola d'ordine rimane "la crisi non può essere pagata dai lavoratori ma deve essere gestita garantendo loro un futuro". (ANSA).

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