Roma, 8 set. (Adnkronos) - Stabilimenti chiusi, spiagge libere a singhiozzo, i Cancelli senza alcun chiosco o servizio fino a dopo Ferragosto. Per non parlare dei pochissimi locali aperti, dell'assenza di eventi culturali di richiamo, di una movida azzerata e di un lungomare che la sera si trasformava in un "deserto", reso buio dalle tante saracinesche abbassate, in cui la microcriminalità prospera. Questi gli ingredienti che hanno portato alla "stagione peggiore di sempre" per Ostia e Castelporziano. Il "Mare di Roma", quel tratto di costa che a fine stagione fa i conti con un "calo del 20% delle presenze rispetto al 2024, anno di per sé già critico", dice la presidente dell’Ascom Litorale Sud Valeria Strappini: "Alcuni ristoranti del centro nel weekend hanno avuto comunque i tavoli pieni ma, nei giorni centrali della settimana, la richiesta di lettini, ombrelloni e cabine è stata particolarmente bassa". Talmente pochi turisti che, addirittura, "alcune botteghe storiche del centro hanno deciso di andare in ferie e non aprire proprio". I motivi, spiega la presidente Strappini, sono legati "soprattutto alla percezione di scarsa attrattività che Ostia suscita rispetto ad altre località del litorale laziale. E comunque, noi non abbiamo ospitato alcun evento in grado di invogliare i turisti a rimanere dalla mattina alla sera".
Secondo la presidente dell'Ascom Litorale Sud, ha pesato anche "l'impatto relativo alla questione bandi e agli stabilimenti sequestrati, che ci ha costretto a fare a meno di circa 1,5 chilometri di spiagge: l'incertezza, da parte degli operatori e dei cittadini, di sapere se lo stabilimento dove sei gestore o cliente rimarrà aperto o meno, il doversi organizzare per venire a Ostia senza sapere se e dove trovare un posto, ha spinto i bagnanti verso altre mete, anche vicine a noi. E poi c'è sempre la mancanza di una visione strategica chiara del litorale, che ha frenato gli investimenti, l'innovazione: anche gli operatori che sono stati riconfermati con i bandi non hanno fatto degli investimenti o si sono proposti con delle iniziative".
Secondo Strappini, infine, "partiamo sempre un po' in ritardo: sappiamo che la stagione parte il 1° maggio, ma invece sembra sempre che arriviamo in corsa, senza una reale programmazione, che quindi scoraggia anche le persone a venire da noi". E il 20% in meno dei turisti rispetto al già pessimo 2024, rappresenta anche un impoverimento del territorio: "Con gli stabilimenti chiusi, sul nostro territorio abbiamo avuto 300 ragazzi disoccupati, giovani che non vediamo l'ora di far lavorare. Significano 300 famiglie che a Ostia sono più povere. E i loro coetanei in cerca di divertimento, da Ostia sono andati a Roma a fare serata. Il litorale è spento - conclude Strappini - e questo porta con sé anche un problema di sicurezza, di indotto, sociale ed economico. Che il territorio sconterà soprattutto nella stagione invernale, per noi la più dura".
Un litorale che, fra incendi, strutture sequestrati e locali chiusi, "dalle 19 diventava il deserto", denuncia all'Adnkronos il presidente di Sib-Confcommercio Lido di Roma, e titolare del Lido Belsito, Edoardo Moscara. "Abbiamo lavorato in pochi, soprattutto nei weekend: per chi ha lavorato, la stagione non è andata male. Questo calo del 20% delle presenze noi che siamo in centro lo abbiamo sentito poco, perché lavoriamo tanto grazie agli abbonamenti. Ma c'è stato, soprattutto perché ci sono 11 strutture balneari chiuse: se a questo numero poi aggiungiamo i tanti bar e i ristoranti, dopo le 19 Ostia si spegneva, c'era il deserto".
Moscara infatti ricorda come, "negli scorsi anni c'erano tanti locali e discoteche aperti la sera, specialmente nella parte di Ostia Levante, colpita fortemente anche dall'erosione delle spiagge: quest'estate, nella zona tanto frequentata dai ragazzi, è rimasto tutto chiuso. Da un anno all'altro il lungomare si è spento, era buio: prima c'era una scelta non indifferente che, con 20 o 30 locali, riusciva ad accontentare tutti, mentre questa estate è stato uno spettacolo assolutamente poco invitante".
A peggiorare le cose, anche la vicenda dei chioschi di Castelporziano: "Aprire il 20 di agosto - spiega ancora Moscara - non è stato proprio il massimo: è stata la peggiore stagione di sempre, perché praticamente loro non l'hanno fatta. Con la chiusura della più bella spiaggia libera d'Europa ne ha risentito tutto l'indotto, i fornitori, ma prima di tutto la popolazione di Roma, che usufruiva di quella splendida spiaggia. Speriamo che per l'anno prossimo si sia risolto il problema e che si inizi in tempo utile per poter fare una stagione, non dico bella o brutta, ma per lo meno normale".
Le opposizioni sono sul piede di guerra: "Dalla promessa ruota panoramica al fallimento della stagione balneare di Ostia e Castelporziano, Roma risponde commissariando il presidente del X Municipio Mario Falconi e istituisce un 'ufficio di scopo'. Questo è il risultato finale di una stagione a dir poco disastrosa", sottolinea all'Adnkronos il capogruppo di Fratelli d'Italia al municipio Giuseppe Conforzi: "Questo calo del 20% di presenze in meno rispetto allo scorso anno è disastroso. E parliamo del 2024 che di per sé era già critico, avendo a sua volta registrato un preoccupante 10-15% in meno di presenze sul 2023. Il caso della promessa ruota panoramica, che anche quest'anno non è stata fatta, è emblematico". La determinazione infatti risale al 27 giugno scorso per, si legge sul sito di Roma Capitale "la concessione di suolo pubblico temporanea per l’installazione di una ruota panoramica di altezza compresa tra i 36 ed i 49 metri presso Piazzale Magellano, Ostia Lido – Municipio Roma X, per un lasso temporale non superiore a 120 giorni".
Il tema della ruota panoramica, spiega Conforzi, dimostra "il fallimento della gestione dell'intrattenimento e di tutti quegli eventi che si sarebbero dovuti mettere in campo per attirare le persone a Ostia, nonostante la stagione dei Cancelli partita in ritardo, i chioschi che non partivano, gli stabilimenti di Ostia sequestrati... Il mare di Roma, con questa classe politica, ha fallito. Dal Campidoglio, con l'ufficio di scopo, hanno messo un tutor al presidente Mario Falconi. E la microcriminalità ha infine disincentivato i turisti, anche quelli 'mordi e fuggi', che hanno scelto altri lidi, come Sabaudia, Fiumicino e Torvaianica".
Nella stagione estiva 2025, prosegue il capogruppo di Fdi, "ci sono stati degli abbonati che si sono visti sequestrare la cabina da un giorno all'altro: a quel punto l'amministrazione sarebbe dovuta intervenire con una task force, implementando i servizi sulle spiagge pubbliche. Hanno risposto con alcuni bagni chimici. E con una pista ciclabile che, dopo aver sventrato la mobilità e tolto i tanti posti auto che erano a disposizione di chi voleva andare al mare, è ancora chiusa: per questo - sottolinea Conforzi - ho anche presentato un esposto alla Corte dei Conti". Infine "il dato più forte che dà il polso della situazione, e che dimostra come la gente a Ostia non abbia più motivo di fermarsi: sul litorale c'è un noto locale che vende i krapfen, anche a tarda notte: quest'anno ha deciso di chiudere alle 19. Da quando il X Municipio è a guida Falconi - conclude - non gira più niente, è un disastro".
"La stagione balneare di Ostia e del litorale romano si è rivelata un disastro senza precedenti" commentano all'Adnkronos Monica Picca, capogruppo della Lega X Municipio, e Alessandro Aguzzetti, consigliere della Lega X Municipio. "Le spiagge di Castelporziano sono rimaste prive di servizi primari fino alla scorsa settimana", ricordano, parlando di "una vergogna assoluta per un’area che dovrebbe essere il fiore all’occhiello della Capitale". Spostandoci a Ostia, "sul lungomare, lo stabilimento Village continua a essere l’emblema dell’abbandono: nonostante le nostre segnalazioni in Aula, l’occupazione da parte di senza fissa dimora prosegue indisturbata, con episodi gravissimi come l’aggressione e le minacce rivolte di recente a dei giornalisti. L’ex stabilimento Aneme e Core è stato trasformato in spiaggia libera ignorando la documentazione che da marzo avevamo inviato al presidente Falconi, la quale attestava la regolarità della struttura".
"Alle famiglie e ai turisti - spiegano Picca e Aguzzetti - Ostia non ha offerto nulla: nessuno spettacolo, nessuna iniziativa nemmeno la sera di Ferragosto, costringendo residenti e visitatori a spostarsi altrove. Il progetto 'Mare Sicuro' tanto sbandierato dall’assessore Tobia Zevi non si è mai visto: parcheggiatori abusivi, accampamenti sulle spiagge, risse e persino aggressioni al personale di salvataggio hanno dimostrato che la sicurezza non è mai stata garantita. Da anni chiediamo che Roma Capitale rispetti Ostia e i suoi residenti, ma le risposte non arrivano mai. Oggi - concludono - ribadiamo con forza la necessità di un cambiamento netto, che non sia il solito spot elettorale alla vigilia delle urne, ma un vero atto di dignità verso un territorio abbandonato e dimenticato".
Per il capogruppo di Azione in municipio Andrea Bozzi, quella 2025 "è stata una stagione disgraziata, tra sequestri di stabilimenti e bandi lanciati con gravi ritardi, addirittura a estate già iniziata, sia sulle spiagge libere di Ostia che a Castelporziano. Mi auguro che il nuovo ufficio di scopo del Campidoglio consenta di cambiare totalmente passo per predisporre al meglio la prossima stagione, anche se per noi doveva nascere un vero e proprio Dipartimento del mare. La maggioranza ha parlato di una stagione balneare di transito, necessaria per ristabilire la legalità". Eppure, ricorda Bozzi, "governano ormai da più di tre anni. Pochissimi anche gli eventi e, per l'ennesimo anno, una ruota panoramica annunciata e mai ospitata, qui per incapacità del Municipio X. Sono certo che Gualtieri sia consapevole delle difficoltà a gestire il suo mare, causate anche dal Municipio del suo stesso orientamento politico, ma auspichiamo un rilancio vero del litorale e prima o poi una svolta non solo a parole, ma negli investimenti, nella programmazione e nell'organizzazione anche di grandi eventi che Ostia meriterebbe soprattutto d'estate".