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«M», figlio del ‘900: Massimo Popolizio rilegge Scurati

 
Redazione Spettacoli

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«M», figlio del ‘900: Massimo Popolizio rilegge Scurati

Sabato 22 Ottobre 2022, 11:01

«Se il fascismo è stato un’associazione a delinquere, io sono il capo di questa associazione a delinquere». Si apre e si chiude così - in una struttura circolare - M, il figlio del secolo di Massimo Popolizio, che Rai Cultura propone in due parti oggi alle 21.15 su Rai 5. Adattamento in trenta quadri del romanzo storico di Antonio Scurati M (Premio Strega 2019), il testo teatrale - interpretato dallo stesso Popolizio e Tommaso Ragno - si apre con l’ultima battuta del libro per poi tornare a quella stessa fatidica frase pronunciata in Parlamento da Benito Mussolini al momento di «addossarsi la croce del potere». Senza offrire un concentrato dei fatti storici, il testo teatrale porta in scena l’affermarsi del fascismo.

«È una staffetta tra diciotto attori - spiega Massimo Popolizio - che, lontano da ogni retorica, porta all’attenzione del pubblico il ritmo incalzante di una scalata al potere, avvenuta in un momento di profonda debolezza di istituzioni e partiti».
Protagonisti sono il fondatore del fascismo almeno quanto i suoi comprimari, che si esprimono esprimersi in terza e prima persona, Marinetti, D’Annunzio, Margherita Sarfatti, gli antagonisti Nicola Bombacci, Pietro Nenni e Giacomo Matteotti (colto anche nella commovente relazione epistolare con la moglie Velia), Italo Balbo, gli smobilitati della Grande guerra e tutta una nuvola di individui venuti dal basso.

Lo spettacolo di Popolizio, tratto dal romanzo di Scurati, vede la collaborazione alla drammaturgia Lorenzo Pavolini. Interpreti, oltre a Popolizio e Tommaso Ragno, Riccardo Bocci, Gabriele Brunelli, Tommaso Cardarelli, Michele Dell’Utri, Giulia Heatfield Di Renzi, Raffaele Esposito, Flavio Francucci, Francesco Giordano, Diana Manea, Paolo Musio, Michele Nani, Alberto Onofrietti, Francesca Osso, Antonio Perretta, Sandra Toffolatti, Beatrice Verzotti.

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