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Taranto, concerto 1° maggio
parte la raccolta dei fondi

 
liberi e pensanti

Gli organizzatori: «Puntiano sul crowdfunding per lavorare in tranquillità»

Domenica 04 Febbraio 2018, 10:09

di LEO SPALLUTO

TARANTO - Il Concerto del Primo Maggio «Libero e Pensante» sta per tornare. La macchina organizzativa per l’edizione 2018 è partita: ma l’evento è ancora a rischio. Per sostenere i costi è stata avviata una raccolta fondi sulla piattaforma web Musicraiser: servono 50.000 euro. Altrimenti la kermesse potrebbe saltare.

Gianni Raimondi, Simona Fersini e Massimo Russo del Comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti usano parole chiare: serve l’aiuto di tutti. È stato scelto anche il tema politico: il Comitato sta «costruendo», assieme ad associazioni e semplici cittadini, una bozza di Accordo di Programma per Taranto «alternativa», finalizzata alla chiusura dell’Ilva e alla bonifica di impianti e territorio.

Il futuro del Concertone è affidato al «crowdfunding», la raccolta di fondi effettuata via Internet. «Siamo – sottolinea Raimondi - fortemente intenzionati ad organizzare il Primo Maggio. Ci stiamo pensando da tempo. Ma abbiamo bisogno di raccogliere le somme sufficienti per lavorare con tranquillità e appianare i debiti passati». Anche perché, nel corso degli ultimi anni, i costi delle manifestazioni all’aperto sono aumentati sensibilmente. «Dopo la tragedia di Torino dello scorso anno – ricorda Raimondi – durante la visione in piazza della finale di Champions League le normative sono state inasprite in termini di sorveglianza e sicurezza. Stavolta, per rispettare la nuova disciplina, dovremo recintare completamente l’area del Parco della Mura Greche e munire i presenti di braccialetti contapersone».

Il Comitato ha deciso, pertanto, di raccogliere i fondi necessari attraverso Musicraiser. «È una piattaforma specializzata – spiega Gianni Raimondi – molto conosciuta: abbiamo bisogno di raggiungere almeno la somma prefissata, a livello nazionale ed internazionale: nel caso contrario non riusciremmo a gestire i costi».

La pagina della campagna di raccolta è consultabile all’indirizzo https://musicraiser.com/projects/9972 e contiene i dettagli che servono per inviare il proprio contributo attraverso carta di credito o prepagata. Il sistema prevede, a seconda della cifra devoluta (da un minimo di 10 euro) una serie di «ricompense»: dal semplice braccialetto alla t-shirt, dalla gita in catamarano con Jonian Dolphin Conservation (per chi invia 60 euro), alla cena con gli artisti (per chi devolve 150 euro, limitata a 30 posti) o al soggiorno in albergo (per chi dona 300 euro).

Per promuovere la sottoscrizione è stato realizzato anche un filmato: l’appello viene lanciato, oltre che dai direttori artistici Michele Riondino, Diodato e Roy Paci, anche da Emma Marrone, Levante, Manuel Agnelli, Brunori Sas e la giornalista Valentina Petrini. Tutti candidati a partecipare. «Le somme in più – conclude Raimondi – saranno reinvestite per le nostre iniziative sociali. L’accesso al concerto sarà gratuito: chiederemo a tutti un’erogazione liberale, anche simbolica, per darci una mano».

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