Mercoledì 29 Ottobre 2025 | 22:49

Arti e mestieri per cultura e spettacolo: la scuola di Fondazione Paolo Grassi

Arti e mestieri per cultura e spettacolo: la scuola di Fondazione Paolo Grassi

 
Massimiliano Martucci

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Massimiliano Martucci

Arti e mestieri per cultura e spettacolo: la scuola di Fondazione Paolo Grassi

L’idea di Punzi è di offrire corsi parauniversitari e post-universitari

Mercoledì 29 Ottobre 2025, 09:32

Una scuola per le arti e i mestieri legati al mondo della cultura e dello spettacolo targata Fondazione Paolo Grassi. Il progetto, ambizioso, come ammette lo stesso presidente Punzi, è stato annunciato sabato scorso in occasione dell’evento sull’artigianato e l’intelligenza artificiale organizzato dalla sezione del Rotary di Martina Franca. L’occasione è stata l’acquisizione dell’imponente fondo di Carlo Marinelli, musicologo e critico musicale, scomparso nel 2022. Oltre centoquarantamila tra dischi, dvd, libri, partiture, riviste e libretti d’opera, che sono stati acquisiti a maggio scorso dalla Fondazione. Un fondo, a quanto pare di oltre un chilometro lineare, che permetterà alla Paolo Grassi di diventare la più fornita bibliomediateca di settore in Italia, tra le più grandi d’Europa.

«Una sfida complicata e stimolante e che può dare a Martina Franca e alla Valle d’Itria una nuova possibilità di sviluppo in ambito culturale» ha commentato a Gazzetta il presidente Michele Punzi. Secondo le intenzioni del presidente, la scuola dovrebbe offrire corsi parauniversitari e post-universitari, sull’esempio di altre importanti scuole di arti e mestieri nate in collaborazioni con importanti teatri. Accantonata l’idea di una sede universitaria a Martina Franca, idea tanto in voga fino a una ventina d’anni fa, la proposta di Punzi potrebbe permettere al territorio di posizionarsi con forza nel panorama mondiale degli studi musicali e della drammaturgia, ma solo se questa proposta troverà l’accoglienza da parte degli stakeholder. L’annuncio dell’acquisizione del fondo di Marinelli era già stato dato la scorsa primavera ma l’intenzione di avviare un progetto di una scuola di arti e mestieri è maturata negli ultimi tempi, tanto che la Fondazione aveva comunicato l’intenzione di acquisire un immobile da destinare all’imponente bibliomediateca. Al momento le proposte che sono arrivate sono solo tre, sul territorio di Martina Franca, ma ci potrebbero essere soluzioni, spiega il presidente, che unirebbero il recupero di manufatti e lo sviluppo del polo culturale. Quali, al momento, non è dato sapere.

L’appello lanciato alla platea di imprenditori che sabato scorso si sono riuniti per l’evento del Rotary non è stato casuale, perché per procedere verso un obiettivo così ambizioso – posizionare Martina Franca e la Valle d’Itria come centro studi internazionale – occorre coinvolgere non solo le istituzioni, ma anche i privati e, evidentemente, tutta il tessuto sociale locale che dovrà sposare il visionario progetto di Punzi che ha dimostrato, nel poco tempo in cui è alla guida della Fondazione, di non voler procedere per inerzia ma di voler trovare una strada che permetta alla Paolo Grassi e quindi al Festival della Valle d’Itria, di entrare in una nuova dimensione.

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