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Taranto, borgate vicino al mare sommerse dai rifiuti: ecco la triste cartolina

Taranto, borgate vicino al mare sommerse dai rifiuti: ecco la triste cartolina

 
Valentina Castellaneta

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Valentina Castellaneta

Taranto, borgate vicino al mare sommerse dai rifiuti: ecco la triste cartolina

S.Vito, Lama, Talsano e Tramontone richiamano turisti e residenti, ma si vive nel degrado e in uno stato di abbandono

Giovedì 21 Agosto 2025, 12:45

«Taranto ha un mare bellissimo, ma le spiagge versano in uno stato fatiscente per colpa, non solo dell’amministrazione comunale, ma anche dei cittadini». Agnese Litti è delusa, lei vive a Bruxelles da oltre 20 anni, ha due figli e una casa a San Vito, vicino al mare in cui torna ogni estate. Eppure quei 500 metri che li separano dalla spiaggia sembrano ogni anno più sporchi e degradati. «È assurdo – afferma – che molti si sentano in diritto di rendere le spiagge libere cittadine impraticabili, solo perché non possono permettersi di frequentare lidi privati. Così non c’è futuro, neanche per il turismo. Ho notato – aggiunge – un crescente degrado negli ultimi tre o quattro anni ed è un dispiacere, perché le cose prima sembravano essere migliorate. Qualche anno fa mi era sembrato di veder rinascere questa zona. Si era ripopolata grazie al baretto di Viale del Tramonto. C’era anche una sorta di assunzione di responsabilità nel lasciare la spiaggia pulita. Poi sono arrivati tanti localini carini su quella spiaggia, alcuni però sono stati chiusi, forse perché non avevano le giuste autorizzazioni. Ma ora quelle strutture sono completamente abbandonate. Avevo creduto in questo cambiamento, adesso stiamo ritornando al degrado degli anni 90».

Le spiagge, le acque limpide e vicine alla città della borgata di San Vito, così come quelle di Lama, Talsano e Tramontone, nei periodi estivi sono un richiamo. Bagnanti, turisti, o semplici villeggianti riempiono le strade e la costa di costumi da bagno variopinti, lingue e accenti diversi. Un boom di popolazione in villeggiatura, che però non viene accompagnato da un incremento di pulizia da parte di Kyma Ambiente. È quanto lamentano i comitati di quartiere, costretti ad organizzare giornate di pulizia così come accade sistematicamente a Tramontone.

Angelo Laliscia del Comitato di Talsano, da la colpa alla partecipata della raccolta dei rifiuti. «Non in tutti i giorni – sostiene – e non in tutte le zone, vengono a ritirare la spazzatura. Nessuno ci spiega quale sia il problema: noi cittadini dobbiamo intuire che ci sono le ferie e il personale è scarso, o che il consiglio di amministrazione di Kyma Ambiente non è ancora stato rinnovato». Nelle borgate si fa la differenziata porta a porta da oltre 10 anni, non ci sono cassonetti, neanche cestini per le deiezioni canine e non è previsto il servizio di pulizia notturna delle strade. Eppure se i residenti nei mesi invernali riescono a gestire bene la situazione, d’estate gli abitanti temporanei non sempre si impegnano e spesso non vengono informati dagli affittuari sulla differenziata. «Noi – spiega il signor Angelo – abbiamo fatto sempre bene la raccolta porta a porta, anche al 65 percento. Poi ci sono dei momenti come questo, in cui la spazzatura viene accumulata negli angoli delle strade, addirittura in paese vicino alla scuola De Amicis».

Le strade sono piene di buste e bustoni maleodoranti, abbandonati anche dal cosiddetto turismo dei rifiuti – non residenti che cercano strade periferiche per abbandonare rifiuti di ogni tipo – che trasforma ogni zona di verde incolto in una discarica. «Ci sono delle strade – aggiunge – come via Toma, dove il fenomeno è cronicizzato. Noi dall’amministrazione comunale vorremmo solo un po’ di attenzione, decoro urbano e manutenzione ordinaria».

A San Vito la strada dei rifiuti si chiama Via Mormore. Costeggia la baia di Lido Bruno e potrebbe essere una via dove poter fare jogging o percorrere piacevolmente a piedi per andare al mare, invece è una discarica puzzolente. «È un disastro – sostiene la presidente della Proloco di San Vito, Ylenia Gallo – via Mormore ha la colpa di avere lunghi tratti verdi, senza abitazioni e quindi non sorvegliati, così viene presa di mira. Notiamo quotidianamente accatastamenti e depositi di sacchetti. Ma non è l’unica, oramai tutte le strade del quartiere sono invase da rifiuti ed è brutto, perché ovunque si posi lo sguardo c’è spazzatura. Ed è deludente per una zona che dovrebbe vivere di turismo».

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