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Attesa per i Massive Attack a Taranto tra trip hop e attivismo: «Siamo tutti bambini di Gaza»

 
Redazione online

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Attesa per i Massive Attack a Taranto tra trip hop e attivismo: «Siamo tutti bambini di Gaza»

Emiliano ringrazia la band per il loro messaggio di pace: «Contro genocidio a Gaza». Stasera live della band al Medimex

Sabato 21 Giugno 2025, 17:01

Cresce l'attesa nel capoluogo ionico per l'arrivo dei Massive Attack: il duo di Bristol, pioniere del trip hop, artefice del Bristol Sound, attivo dal 1987 dopo il concerto a Milano al Parco della Musica arriva in Puglia e non porta con sé solo musica alternativa a queste latitudini. Sfruttando l’esposizione mediatica e il seguito acquisito nel corso degli anni per mettere sempre in primo piano le proprie istanze politiche e la militanza civile.

Robert ‘3D’ Del Naja (di origini italiane e grande tifoso del Napoli), da molti considerato il misterioso artista Banksy, e Grant ‘Daddy G’ Marshall, sono antesignani di concerti sostenibili dal punto di vista ambientale, dalla compensazione delle emissioni ai più piccoli aspetti legati all’organizzazione dei tour. Da sempre collaborano con Ong per il supporto ai rifugiati, organizzazioni no profit come Emergency e Medici Senza Frontiere e progetti di sostegno al Sud del mondo e al ‘Fossil Fuel Non Proliferation Treaty’.

All’ingresso della venue capita di vedere i volontari di Msf che salgono sul palco prima del concerto per ribadire il cessate il fuoco a Gaza. Lo spettacolo si apre con dei serpentoni di notizie in italiano che scorrono sullo sfondo, estratti video da esperimenti sulle reti neurali di Elon Musk e le note leggere di ‘In my mind’ di Gigi D’Agostino per subito gettarsi a capofitto nella loro discografi.

Uno show simile e altrettanto pregno si attende a Taranto: durante la conferenza stampa del Medimex di oggi anche il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ha sposato la causa della band, ringraziandoli in prima battuta per il messaggio di pace.

«Quando è la musica stessa che invade il campo dei grandi valori umani se la politica la fermasse sarebbe una censura o peggio ancora ignorare il significato che il gruppo che si esibirà stasera ha dato alla propria attività . Voglio che giunga ai Massive Attack la mia gratitudine per quello che hanno fatto poche settimane fa, cioè di spingere in maniera molto intensa e richiamare l’attenzione sul genocidio che è in corso nella striscia di Gaza avendo cura, come ha fatto l’intera regione Puglia, di precisare questa posizione, che non è contro il popolo israeliano, anche loro hanno condannato l’attacco del 7 ottobre 2023 e tutte le attività terroristiche. Immagino che stasera porteranno anche la loro canzone dedicata al cessate il fuoco». Ha sottolineato Emiliano intervenendo alla conferenza stampa di bilancio del Medimex 2025, International Festival &Music Conference promosso da Puglia Culture nell’ambito delle azioni di Puglia Sounds, che si conclude stasera a Taranto con il live dei Massive Attack sulla rotonda del Lungomare.

«La loro esibizione - ha aggiunto il governatore - era già prevista prima che la Regione Puglia decidesse di interrompere le ordinarie relazioni con il governo Netanyahu e questa cosa ha un valore simbolico che ci conferma la giustezza di una scelta. Anche stasera, come nelle altre edizioni del Medimex, non saliremo sul palco. Lasceremo, come sempre, che solo la musica invii il messaggio che tutta la comunità della Regione Puglia vuole mandare al mondo, un messaggio nel quale non parliamo di pace generica con un concetto astratto ma di qualcosa che deve parlare all’umanità con assoluta determinazione e serietà, a prescidere dalle ideologie di partenza e dagli schieramenti politici».

Questa, ha concluso Emiliano, «è la mia ultima conferenza stampa sul Medimex da presidente della Puglia, una regione straordinaria. Direi che non mi poteva capitare di meglio e devo dire che a Taranto mi sono sentito presidente di questa Regione in modo particolare per motivi intuitivi, perchè era il luogo delle debolezze, ma anche delle opportunità e dei punti di forza».

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