Sabato 06 Settembre 2025 | 17:51

Ex Ilva, le carte a Bruxelles poi la trattativa finale

 
Mimmo Mazza

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Mimmo Mazza

Taranto, l'ex Ilva allo Stato? Per gli ambientalisti non è la soluzione

Si lavora ad una società tra Jindal (70%), Baku (20%) e Invitalia (10%)

Sabato 15 Marzo 2025, 08:58

08:59

BARI - Il mosaico è quasi completo. Ma per prudenza, che sul dossier Ilva non è mai troppa, il governo Meloni ha deciso di far esaminare il punto a cui si è faticosamente giunti, alla commissione europea. Questo è quanto trapela a fatica da fonti vicine a chi sta faticosamente cercando di coniugare concretamente i requisiti posti dall’esecutivo come indispensabili per la cessione del complesso aziendale ex Ilva: decarbonizzazione, occupazione e transizione energetica.

Ieri doveva essere il giorno in cui il ministro al made in Italy Adolfo Urso avrebbe dovuto autorizzare i commissari straordinari del siderurgico a proseguire la trattativa di vendita con uno dei soggetti che hanno presentato manifestazione di interesse. Il termine non era perentorio e pertanto slitterà almeno alla prossima settimana, il tempo necessario a carpire un orientamento dal Bruxelles rispetto ad un assetto societario che, stando a quanto risulta alla Gazzetta, dovrebbe vedere gli indiani di Jindal Steel International al 70%, gli azeri di Baku Steel, Azerbaijan Investment Company e Socar al 20% e lo Stato italiano, probabilmente tramite Invitalia, al 10%...

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